Spettro elettromagnetico

 

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Si sente spesso parlare di spettro elettromagnetico, ma non tutti sanno esattamente a cosa ci si riferisce. Oppure ancora non tutti ne conoscono l'esatta definizione. Questo nonostante molte persone, o più nello specifico la maggior parte di queste, oggi vivono immersi in veri e propri campi elettromagnetici anche grazie all'utilizzo sempre più massiccio di dispositivi elettromagnetici.

Ma quindi cos'è lo spettro elettromagnetico? Qui di seguito troverete la risposta.

 

 

Spettro elettromagnetico, cos'è: definizione

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Prima di ogni cosa è opportuno chiarire a cosa ci si riferisce quando si parla di spettro elettromagnetico e lo faremo utilizzando i termini più semplici o meglio "terra terra" in modo da rendere l'argomento capibile anche a chi è a digiuno di nozioni fisiche.

E' quindi possibile affermare che con tale denominazione si fa di preciso riferimento ad un insieme di radiazioni elettromagnetiche e quindi alle onde elettromagnetiche. Queste a loro volta vengono divise in tipi diversi di radiazione e proprio tale divisione varia a seconda della frequenza e della lunghezza d'onda.

E sempre parlando di spettro elettromagnetico è importante precisare che questo è suddiviso in diversi settori che vengono chiamati di preciso 'bande'. Ma quali sono le radiazioni che lo compongono? Queste sono diverse e di preciso vi troviamo le onde radio, onde microonde, luce visibile, raggi x, raggi gamma, la radiazione ultravioletta e e quella infrarossa.

 

Le radiazioni che compongono lo spettro elettromagnetico

Come affermato poc'anzi le radiazioni che compongono lo spettro elettromagnetico sono diverse. E proprio qui di seguito le analizzeremo una ad una.

 

Onde Radio

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Queste vengono chiamate anche radioonde. In fisica, quando si parla di onde radio, ci si riferisce a delle radiazioni elettromagnetiche che occupano una maggiore lunghezza d'onda. Questa è di preciso compresa tra i 10 km e i 10 cm. Sono davvero numerosi gli impieghi legati alle onde radio, tra questi ad esempio vi troviamo le trasmissioni radiofoniche e televisive.

Ma come mai le onde radio sono in grado di aggirare ostacoli di dimensioni medie come case e alberi? A tale domanda è possibile rispondere affermando che questo è reso possibile grazie all'elevata lunghezza d'onda. Al contrario però non sono in grado di aggirare grandi ostacoli come ad esempio le montagne. In questi casi infatti le onde radio vengono bloccate.

 

La radiazione infrarossa

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In questi casi ci si riferisce ad una radiazione elettromagnetica la cui lunghezza d'onda è invece compresa tra 700 nm e 1mm.

Ma perché questa radiazione viene chiamata 'infrarossa'? La risposta è semplice, infatti il nome deriva proprio dalla vicinanza, nello spettro elettromagnetico, di tale radiazione alla luce visibile. Più precisamente, perchè la banda di frequenza è appena sotto a quella della luce visibile, ed è proprio il colore rosso, la tonalità visibile dall'occhio umano con la più bassa frequenza.

Se invece la domanda che vi state ponendo riguarda il modo in cui tali radiazioni possono essere sfruttate ecco che è possibile dire che l'utilizzo più importante è quello legato all'individuazione di fonti di calore. Ad emettere radiazioni in questa banda sono i corpi che si trovano al di sopra dello zero assoluto.

 

Le microonde

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Analizzando la lunghezza d'onda delle microonde ecco che è possibile affermare che questa è compresa tra 10 cm e 1 mm.

Per cosa vengono utilizzate le microonde? A tale domanda è possibile rispondere che il loro utilizzo è legato ai telefoni cellulari e alle comunicazioni telefoniche che avvengono a lunga distanza. Ma non solo, infatti le microonde vengono applicate anche in campo culinario. Tutti conoscono il forno a microonde, ed è proprio per l'utilizzo di quest'ultimo e quindi per cuocere o riscaldare un particolare alimento, che vengono utilizzate tali onde.

Ma come funzionano le microonde? Queste attraverso alcuni specifici materiali vanno a generare delle oscillazioni delle loro particelle. Queste a loro volta acquistano energia cinetica e di conseguenza causano il riscaldamento del materiale.

Infine, sempre parlando delle microonde e del loro utilizzo è possibile dire che trovano impiego anche nei radar. Quando le microonde vanno a colpire un grosso oggetto ecco che viene riflesso da questo e di conseguenza avviene il ritorno verso quella che è la sorgente. Grazie a tale meccanismo quindi è possibile andare a localizzare quello che è il corpo che ha respinto le microonde.

 

 

La luce visibile

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Quando in fisica si parla di 'Spettro visibile' si fa riferimento ad un specifica parte dello spettro elettromagnetico visibile dall'occhio umano e la cui lunghezza d'onda è compresa tra i 400 e i 700 nanometri.

Più nello specifico è possibile affermare che la luce visibile cade tra il rosso e il violetto e sono inclusi tutti quei colori che sono percepibili dall'occhio dell'uomo. E sono proprio tutti questi colori a dare vita ad un grande fenomeno, ovvero la luce. Parlando di frequenze è possibile dire che queste sono indicate con il colore viola e blu quando sono più alte. Mentre invece quando tali frequenze sono più basse sono rappresentate dal colore rosso. I colori dell'arcobaleno indicano invece lunghezze d'onda che possono essere considerate 'intermedie'.

 

La radiazione ultravioletta

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La lunghezza d'onda di queste particolari radiazioni è invece compresa tra i 400 e i 100 nm.

Da cosa prende il nome la radiazione ultravioletta? La risposta è semplice, infatti il nome è legato alla vicinanza di tali radiazioni a quella che è la zona del visibile che corrisponde proprio al colore viola. Quando ci si espone al sole per molto tempo la nostra pelle si abbronza, e proprio tale abbronzatura è resa possibile grazie ai raggi ultravioletti la cui provenienza è legata alla radiazione del Sole.

 

Raggi X

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Tra le radiazioni che compongono lo spettro elettromagnetico vi troviamo anche i raggi X. Esattamente a cosa ci si riferisce?

Quando si parla di Raggi X si fa riferimento a specifiche radiazioni elettromagnetiche la cui lunghezza d'onda è compresa tra 100 nanometri e 0.1 picometri. Quando la lunghezza d'onda è superiore a 0,1 nanometri ecco che questi vengono chiamati 'Raggi X Molli'. E ancora quando la lunghezza d'onda è minore invece si parla di 'Raggi X duri'. In campo medico capita spesso di sentir parlare di Raggi X utilizzati proprio per studiare il corpo umano.

Grazie a tali radiazioni elettromagnetiche è infatti possibile evidenziare, nel corpo umano, la possibile presenza di fratture o complicanze di altro genere. In campo medico vengono anche utilizzati i laser, termine nato come acronimo di 'light amplification by stimulated emission of radiation' che tradotto in italiano significa invece 'Amplificazione della luce tramite l'emissione stimolata di radiazione'. Facendo riferimento al grande mondo della medicina è possibile dire che il laser è utilizzato per effettuare delle incisioni con grande precisione attraverso l'utilizzo di moderni bisturi. Oppure ancora per la cura del corpo attraverso l'epilazione laser o laserterapia (puoi approfondire su www.eufoton.com).

Quindi il termine laser indica un dispositivo in grado di emettere uno speciale fascio di luce definito 'coerente'. E lo fa attraverso un processo di amplificazione ottica. Tale processo si basa sull'emissione stimolata di una specifica radiazione elettromagnetica. Variando la radiazione elettromagnetica e quindi la lunghezza d'onda abbiamo un diverso raggio laser, più o meno penetrante.

 

Raggi Gamma

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I raggi Gamma vengono spesso indicati con la lettera greca minuscola γ e altro non sono che radiazioni elettromagnetiche la cui produzione è causata dal decadimento radioattivo di quelli che vengono chiamati nuclei atomici e proprio per tale motivo sono presenti nelle reazioni nucleari, come quelli che avvengono nelle stelle.

E' necessario precisare che i raggi gamma sono molto invasivi e in campo medico vengono utilizzati per la cura di gravi malattie, nello specifico per la cura del cancro.