IL MARRONE

 

il marrone

Per quanto riguarda il colore marrone, dobbiamo fare una premessa: nonostante sia un colore presente nello spettro cromatico e l'occhio umano lo riesce a percepire, in realtà non esiste.
Il marrone non è altro che una gradazione differente dell'arancione. Potremo definirlo quindi un arancio spento e imbrunito.
Se guardiamo l'arcobaleno non potremo rintracciarvi dentro il marrone, ma solo l'arancione. Questi due colori hanno infatti la stessa composizione spettrale.

Il colore marrone viene creato dall'unione del blu, del rosso e del giallo (i tre colori primari), dovremo quindi, per deciderne l'intensità, aumentare o diminuire uno di questi tre colori.

 

 

Esistono 20 diversi pigmenti del colore marrone, vediamo i principali:

Bistro Fuliggine: questo pigmento del colore marrone è di origine sintetica, vegetale e organica. È creato dalla fuliggine fatta dal legno di faggio, mischiato poi con acqua, destrina e gomma arabica.
Ottimo soprattutto per gli acquarelli, talvolta utilizzata anche per la tecnica ad olio.

Bruno bistro: questo pigmento ha origine minerale, naturale e organica. È stato utilizzato sin dal XV secolo, perfetto per le tecniche ad olio, nonostante il suo scarso potere coprente.

Bruno di Alizarina: Pigmento utilizzato prevalentemente nella tecnica ad acquarello, è ottenuto dalla calcinazione della robbia (un vegetale). Dispone di un passo potere coprente.

 

 

Bruno di ferro: pigmento utilizzato in quasi tutte le tecniche pittoriche ad eccezione dell'encausto. Il bruno di ferro è ottenuto dalla calcinazione del rosso ossido di ferro all'interno di forni a gas o muffola.

 

Bruno di manganese: Questo pigmento può essere ottenuto sia da un prodotto naturale che sintetico, alla vista appare come una finissima polvere. Adatto per tutte le tecniche pittoriche ad eccezione dell'encausto.

Bruno di seppia naturale:questo pigmento veniva utilizzato già nell'antichità. Come il nome stesso ci suggerisce, è fabbricato dalle secrezioni nere delle seppie, le quali verranno poi filtrate e essiccate. Utilizzato per la tecnica ad acquarello oppure come semplice inchiostro per la scrittura.

Bruno mummia: questo pigmento deriva dalla decomposizione di una mummia egizia e delle resine che la ricoprono. Viene utilizzato soprattutto per la tecniche ad acquarello e olio.