I colori del cibo nel food design: tendenze e abbinamenti per stimolare mente e corpo

 

I colori del cibo nel food design: tendenze e abbinamenti per stimolare mente e corpo. Cromoterapia e colori degli alimenti. Cosa è il food design e il rapporto tra cibo e la psiche dell’uomo.

 

 

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Il catering moderno si basa su ricercatezza dei prodotti e genuinità delle materie prime ma anche il lato estetico e la miss en place del piatto non sono aspetti da trascurare.

La moda attuale nel settore del food design, introduce nuovi abbinamenti cromatici, utilizzando i colori delle pietanze: cibo e arte si fondono, esaltando il gusto e la bellezza.

Ogni alimento ha un colore predominante, che la mente associa ad un determinato sapore, ad un senso di freschezza e di genuinità. É scientificamente provato che il cervello collega emozioni positive o negative ad un determinato colore di cibo, associandole spesso a percezioni vissute in passato.

 

 

Cibi di colore diverso tramettono diverse sensazioni

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Allo stesso tempo il colore della frutta, che sia più acerba o matura, trasmette una sensazione di aspro, amaro o al contrario, dolce, zuccherino. Il colore arancione luminoso di un melone attrae la vista e il palato, il bianco latte della mozzarella, puro e succulento, dona calma e sicurezza.

Il potere del cibo di scatenare energia positiva si manifesta nei colori, conquistando ogni commensale: i colori giallo e arancione, ad esempio, sono scelti soprattutto quando ci si sente stanchi e spossati. La mente poi associa il verde alla capacità depurativa degli alimenti, quando invece l'organismo ha bisogno di rigenerarsi la psiche, opta per i colori scuri violacei.

Non si tratta solo di attrazione visiva ma della capacità che ha l'organismo di scegliere quei determinati alimenti sono dotati di pigmenti che depurano o ristabilizzano il proprio corpo. Gli alimenti di colore rosso, per esempio, possiedono la capacità di drenare i liquidi, rinforzando vene ed arterie.

 

I colori dei cibi possono influenzare in noi una dieta sana?

La percezione del colore dei cibi può influire sulla scelta degli alimenti e quindi su una dieta sana. Ad esempio, frutta e verdura di colori vivaci tendono ad essere più ricchi di nutrienti rispetto a quelli meno colorati.

Inoltre, alcuni studi hanno dimostrato che i colori dei cibi possono influire sulla percezione del sapore e sulla sensazione di sazietà, il che può aiutare a mangiare in modo equilibrato, il tutto per ottenere quella salute e benessere che noi tutti cerchiamo. Tuttavia, è importante notare che il colore non è l'unico fattore da considerare nella scelta di una dieta sana e che una dieta equilibrata dovrebbe comprendere una varietà di alimenti di tutti i colori.

 

 

 

La cromoterapia influenza mente e corpo

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Da sempre l'uomo è stato influenzato dai colori: è la Cromoterapia, una scienza studiata sin dall'antichità, da Greci, Romani ed Egizi secondo i quali 'influsso benefico dei colori sull'uomo, apportava notevoli benefici per la salute.

Ciò non stupisce, in quanto ancor oggi i colori sono utilizzati per donare equilibrio fisico e mentale all'organismo. Alcune tecniche Ayurvediche indiane dichiarano come i colori siano in grado di influenzare i chakra, sprigionando energia positiva benefica.

Il mondo in cui si vive è ricco di colori, che circondano e abbracciano ogni giorno. Il colore del mare, del cielo, i raggi del sole sono in grado, con la loro energia positiva, di risvegliare emozioni sempre nuove, spingendo la mente alla meditazione, alla pace interiore.

 

 

Il cibo e la psiche dell’uomo

I colori associati ai cibi reagiscono allo stesso modo sulla psiche: i pigmenti colorati influenzano il proprio stato d'animo e ci spingono a privilegiare un cibo anzichè un'altra.

La natura viene in aiuto dell'uomo producendo in estate cibi dai colori vivaci ed accesi, le ciliege rosse, il viola delle prugne, l'arancione delle albicocche, refrigeranti ed essenziali per combattere la calura estiva. In ogni stagione assistiamo un processo di rinnovamento dell'organismo, scegliendo il cibo di cui necessitiamo e creando emozioni sempre nuove.

 

Che cos’è il Food design?

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Alla base di tutto ciò, nasce il "Food Design". Un modo di intendere la cucina improntato sulla progettualità: lo studio delle materie prime da utilizzare, la giusta scelta dei colori dei cibi da abbinare, devono rispecchiare la creatività degli chef, presentando portate esteticamente belle che conquistino gli occhi dei commensali.

Lo scopo del "Food Design" è proprio questo: creare un piatto che interpreta un sogno che prende forma, che si materializza ed è pronto per suscitare emozioni nuove, un'estasi dell'assaggio, una gioia per gli occhi e per il palato.

Tutto ciò è il risultato di una vera e propria innovazione ai fornelli, utilizzando spesso prodotti genuini e salutari, eccellenze di alcune regioni italiane, che producono prodotti rappresentativi di un'enogastronomia tra le più famose al mondo.

Cucinati con attenzione ed energia, i piatti così conquistano lo sguardo ma anche la mente dei commensali: gli occhi identificano il gusto della pietanza, il palato ne definisce il sapore con l'assaggio, dando vita ad un vortice di sensazioni, un mix di emozioni, sapori, ricordi, colore e arte culinaria.

 

Come nasce il food design?

Il food design nasce come la combinazione di arte, design e gastronomia, si occupa di progettare l'esperienza sensoriale del cibo, per creare un'esperienza di gusto unica e memorabile. Questo include la presentazione del cibo, la scelta dei colori, dei sapori, delle consistenze e dei profumi, nonché la progettazione di piatti, bicchieri e posate.

Il food design inizia a svilupparsi nei primi anni '60, con l'avvento della cucina molecolare e la nascita della new cuisine, in cui i grandi chef come Ferran Adria iniziano a utilizzare tecniche scientifiche per creare nuovi sapori e texture.

In seguito, con l'avvento dei social media e la crescente attenzione per l'estetica del cibo, il food design diventa sempre più popolare e si estende anche al di fuori dei ristoranti di lusso, per arrivare ad influire su tutti i settori dell'industria alimentare.