I colori delle bevande più famose

 

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Le bevande più famose, con i loro colori caratteristici che vanno dal marrone al nero, dal rosso all'arancione, sono parte integrante della nostra cultura.

 

Le bevande si suddividono in tre categorie:

·      Bevande nervine (caffè, tè e cioccolata);

·      Bevande alcoliche (vino e birra);

·      Bevande analcoliche (bibite come la cola, il chinotto, il gingerino e la cedrata).

 

 

I colori delle bevande nervine

Le bevande nervine hanno un' azione stimolante sul sistema nervoso. La presenza di alcaloidi naturali in esse contenute (caffeina, teofillina e teobromina) produce una effetto energizzante e tonico sull'organismo.

 

Le principali bevande nervine sono il tè, la cioccolata liquida ed il caffè.

 

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Il è una tra le bevande nervine più famose e si ottiene per infusione a caldo delle foglie di Camelia Sinensis.

 

Esistono vari tipi di tè, caratterizzati da diversi colori:

·      Tè verde: le foglie conservano il colore verde perché non subiscono un processo di fermentazione. Questa qualità di tè, poiché evita la fermentazione, mantiene le componenti originarie della pianta. L'infuso ottenuto può avere un colore che varia dal verde al giallo.

·      Tè nero: molto apprezzato in occidente, deve il suo colore scuro al processo di ossidazione e fermentazione cui è sottoposto.

·      Tè bianco: realizzato in Cina, è la qualità più rara e preziosa. Questo prodotto si ricava usando esclusivamente la prima gemma, caratterizzata da una sottile peluria bianca. L'infuso ottenuto è in realtà di colore giallo chiaro.

 

Cioccolata

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La cioccolata è una bevanda molto gustosa che viene assaporata principalmente in inverno.

Cacao in polvere o cioccolato, preparata con latte, panna o acqua, zuccherata o amara, guarnita con spezie o delicata, bianca oppure nera. Ogni versione ha il proprio colore e si adatta ad ogni palato, anche il più pretenzioso.

Questa bevanda, amata fin dai tempi degli aztechi, è una tra le più consumate nel mondo. In Svizzera la cioccolata calda è di colore marrone scuro perché ottenuta fondendo del puro cioccolato, senza l'aggiunta di altro.

In Inghilterra e nei paesi nordici il colore di questa bevanda si avvicina al marrone chiaro, grazie al supplemento del latte e di altre spezie, quali la noce moscata, il peperoncino, la cannella e lo zenzero.

La cioccolata americana ha invece una tonalità più scura dovuto alla particolare presenza del caramello: l'aggiunta di Marshmallow dona alla bevanda un tocco di colore più vivace.

 

Caffè

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Il caffè è una bevanda nervina prodotta per infusione a caldo della polvere. La lavorazione del caffè prevede alcuni passaggi importanti: raccolta, estrazione del seme dal frutto (detto “ciliegia”), selezione dei semi, torrefazione e macinazione.

Non tutti sanno che il caffè, prima della torrefazione, non è di colore scuro. I semi di caffè che si estraggono dalle bacche sono naturalmente verdi; il colore marrone scuro, tipico del caffè che ogni giorno beviamo, è dovuto al processo di torrefazione o tostatura.

Il gradi di torrefazione, oltre a donare aroma alla bevanda, ne determinano il colore.

In genere i gradi di tostatura del caffè si possono classificare in tostatura chiara, media e scura e corrispondono alle diverse tonalità dei chicchi tostati, che vanno da un marrone chiaro ad un marrone molto scuro. Altra curiosità è che proprio per la diversa meccanica del funzionamento è che le cialde producono un caffè leggermente più chiaro rispetto a quello realizzato con capsule. Anche il gusto è leggermente diverso e dipende dalla qualità delle cialde o capsule, dalla marca, dalla tipologia di caffè e dalla macchinetta (ad esempio puoi vedere varie tipologie su su torocaffe.com).

 

 

I colori delle bevande alcoliche

Le bevande alcoliche maggiormente consumate sono il vino e la birra.

 

Vino

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Se si parla di vino, i colori ne rappresentano la caratteristica essenziale. Il vino è la bevanda in assoluto che presenta più sfumature di colori tra tutte.

Il colore del vino dipende da diversi fattori:

·      il tipo di uva utilizzata

·      la vigna

·      la fermentazione e la macerazione

 

In base al colore possiamo classificare tre tipi di vini: il bianco, il rosato e il rosso e poi varie sfumature e tonalità intermedie.

 

Vino bianco

Il vino bianco, a dispetto del nome, è in genere di colore giallo. Il bianco che presenta lievi riflessi verdi è tipico dei vini con prefisso Ver- (Come il Verdicchio o il Verduzzo). La qualità più diffusa di vino bianco è quella di colore giallo paglia, solitamente tipica dei vini giovani maturati in tino, mentre distintivo dei vini dolci, di struttura e maturati in legno è il giallo più dorato.

L'ambra rappresenta invece i vini di lungo invecchiamento, passiti oppure ossidati (marsala).

 

Vino rosato

L'intensità del rosa è dovuta ai tempi di macerazione: più è breve il contatto del mosto sulle bucce più tenue sarà la tonalità del rosa.

I vini rosati hanno sfumature che vanno dal rosa più chiaro ad uno molto carico, passando per un rosa aranciato.

Il grigio ramato peculiare del Pinot Grigio rappresenta un'eccezione che sta a metà tra i vini bianchi e quelli rosati.

 

Vino rosso

Quando ci si trova di fronte a un vino rosso, il colore, la sfumatura, l'intensità e i riflessi ne definiscono l'importanza.

Le tonalità dei vini rossi in genere sono:

·      Porpora: tipico dei vini molto giovani.

·      Rubino: sono vini di media struttura, dai toni accesi con riflessi violacei.

·      Granato: dei vini di grande struttura, è un rosso sangue, scuro e dall'aspetto corposo.

·      Aranciato: caratteristico dei vini di grande spessore oppure dei vini vecchi.

 

Birra

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Il colore della birra è determinato dal tipo di malto e dal suo grado di tostatura.

Il malto, una volta maturato, viene essiccato e a seconda della temperatura con cui è stata realizzata l'essiccazione si avrà un colore diverso.

Il malto chiaro è tostato a temperatura fino a 80° e produce una birra chiara. Il malto ambrato si ottiene con una temperatura di 100°- 110° e produce una birra di colore rosso, mentre il malto scuro si ha con una temperatura fino a 150° e dà luogo a una birra scura.

Esiste in commercio infine il malto speciale che si ottiene con temperature molto elevate, fino a 230°.

 

 

I colori delle bevande analcoliche

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I colori nelle bevande analcoliche hanno una rilevanza  più significativa di quanto si creda. Alcune ricerche scientifiche hanno dimostrato come il colore di una bibita influisca notevolmente sulla sensazione rinfrescante. La percezione refrigerante diventa ancora più incisiva quando si associa il colore a un sapore particolare.

Una tra le bevande più famose e consumate nel mondo è senza dubbio la cola, dal noto colore marrone scuro. Alcuni studiosi hanno osservato come il colore di questa bibita, associato al suo sapore dolce ma non troppo forte, produca un piacevole effetto rinfrescante in chi la beve.

Come descritto sopra, il colore nelle bevande analcoliche rappresenta decisamente un valore aggiunto.

La cedrata per esempio è una bibita il cui colore giallo limpido, quasi fosforescente, ottenuto lavorando le scorze del cedro, è diventato un vero e proprio marchio.

Come la cedrata, così il gingerino è caratterizzato da un colore particolare: rosso intenso, che gli ha fatto ottenere l'appellativo di spuma rossa. Bevanda analcolica molto amata in Italia, a base di zenzero e arancia dal sapore dolce e piccante, il gingerino deve il suo colore deciso all'aggiunta di coloranti.

Il chinotto infine, nonostante il suo colore marrone che lo rende simile alla cola, è una bevanda dal gusto inusuale ma gradevole. Ricavata da una pianta della specie appartenente al Citrus Myrtifolia, il chinotto è contraddistinto da un sapore fresco e delicato con retrogusto amarognolo.