Video marketing: 5 consigli per convertire

 

Chiunque, per lavoro e/o svago, abbia dimestichezza con internet, si rende perfettamente conto di quanto i video siano diventati da tempo i contenuti più visti ed apprezzati da parte degli utenti.

Ogni giorno, in pratica senza interruzioni, decine di migliaia di video vengono visti, commentati e condivisi in rete.

Non si tratta solo di un'impressione, ma di una realtà confermata da dati certi.

Le statistiche riguardanti il marketing infatti, parlano chiaro: a breve il video marketing coprirà più del 70% del traffico nel web.

Il discorso si riferisce ad ogni aspetto, compreso quello pubblicitario: non passerà molto che gli annunci video aumenteranno a ritmo vertiginoso anche sui dispositivi mobili, a discapito dei desktop.

Inoltre, i tassi di conversione delle landing page migliori saranno quelli che contengono video.

 

 

Cosa vuol dire tutto questo?

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Una cosa tanto semplice quanto inarrestabile, ovvero che il video marketing si diffonde a macchia d'olio e in maniera capillare inondando letteralmente la rete di contenuti e le previsioni per il futuro sono addirittura ancora più rosee.

Sembra proprio che nulla possa arrestare tale tendenza, almeno per quanto riguarda gli anni a venire.

Perché? Il motivo, o meglio, uno dei motivi principali del trend, è fin troppo facile da intuire: i contenuti video, per la loro stessa natura, sono più potenti di quelli solo grafici, in quanto più impattanti e immediati, caratteristiche in base alle quali essi ottengono sul pubblico un impatto maggiore, richiamandone l'attenzione in un attimo.

Siamo sinceri. Tutti noi, fra un annuncio grafico ed un altro video siamo più portati, quasi ci fosse una mano invisibile che ci invita a cliccare, a rivolgerci al secondo.

Le immagini del resto, e questa non è una novità né una scoperta recente, sono fatte apposta per colpire l'occhio di chi le guarda, ma il loro potere aumenta enormemente quando esse sono "in movimento".

Ecco spiegato, in gran parte, il successo del video marketing.

I contro? Secondo qualcuno i costi dei video, che sono decisamente più elevati rispetto a quelli degli annunci grafici. È pur vero che la spesa, visti gli esiti notevolmente migliori che si riescono a raggiungere, è un investimento indubbiamente vantaggioso.

Se poi ci si rivolge soluzioni online come Videomonster, che propone servizi di video marketing ad impatto economico moderato pur garantendo la medesima brillantezza di risultati, il problema è risolto.

Intanto, vi suggeriamo 5 consigli validi per convertire con i video.

 

Come fare al meglio una campagna di video marketing

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Il video marketing, come ogni settore, ancora di più se in espansione, può essere svolto come si deve solo se si conoscono a fondo le regole, le caratteristiche, le statistiche e le strategie.

Tenete presente che ormai sono sempre di più le aziende che decidono di investire risorse su questo tipo di campagne, quindi meglio saper cogliere al volo l'occasione.

Intanto, per migliorare le campagne di video marketing, vi suggeriamo 5 utilissimi consigli.

Fissateli bene in testa e, soprattutto, metteteli in pratica prima possibile!

 

 

Cinque consigli per convertire con i video

Siete pronti a migliorare le vostre campagne di video marketing?

Sì?

Bene, ecco cosa dovete fare.

 

1. Attenzione ai tempi!

Nel video marketing i tempi (strettissimi!) sono fondamentali ai fini dei risultati.

Le statistiche in tal senso sono esplicite: la stragrande maggioranza degli utenti che capita su un portale o una landing page che ospita un video, di solito, guarda solo i primi 10 secondi di esso.

Cosa vuol dire?

Ovviamente che tale lasso brevissimo di tempo deve essere sfruttato al meglio delle possibilità.

Dieci secondi, insomma, sono quanto si ha a disposizione per catturare l'attenzione dello spettatore e, di conseguenza, invogliarlo a proseguire la visione.

Il soggetto deve essere stimolato ad andare avanti, deve avere la curiosità di scoprire il resto e quindi di vedere le immagini fino alla loro conclusione.

In altre parole, sarebbe preferibile inserire subito i riferimenti al prodotto o al brand, tentando di creare empatia con l'utente.

 

2. Valutare attentamente gli obiettivi della campagna

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Cosa si vuole ottenere mostrando un determinato tipo di contenuto?

E' questa la domanda principale che si si dovrebbe porre quando si crea una campagna di video marketing.

Bisogna mettersi nei panni (e nella testa) del pubblico e cercare di immaginare cosa esso si aspetti di trovare nel video.

Per comunicare una qualsiasi informazione, infatti, si deve interagire provando ad immaginare gli interessi ed i bisogni dell'interlocutore.

Per raggiungere lo scopo, è ovviamente necessario mostrare immagini qualitativamente ineccepibili, ma anche informative e pertinenti.

Una tecnica molto efficace in tal senso, e non a caso largamente impiegata, è lo storytelling, che non si limita alla promozione dell'articolo pubblicizzato, ma costruisce una sorta di dialogo virtuale con la platea.

 

 

3. Ottimizzazione al top

Gran parte del successo che immagini e testi riscuotono in rete, si deve alla loro ottimizzazione: più quest'ultima è ben strutturata e completa, più sarà facile far trovare i contenuti agli utenti.

Ciò vale per Google, che come è noto è il più grande motore di ricerca su internet, ma anche per Youtube, il secondo.

Per questa ragione, quando si posta un video, i titoli, la meta description e le keywords (parole chiave) devono essere precise e dirette.

La corretta ottimizzazione è un passaggio chiave e ineludibile di qualsiasi contenuto web: se non si viene indicizzati bene, come pensate che le persone possano trovare quanto da voi inserito?

 

4. Quale tipo di video è il più pertinente con gli obiettivi che si vogliono raggiungere?

Non c'è una sola tipologia di video, ma tante quante sono le fasi della comunicazione e i risultati che si vogliono ottenere tramite la visione dello stesso.

Ecco perché chiunque si accinga a mettere a punto una campagna di video marketing per un prodotto o un servizio, deve porsi, prima di ogni altro, questo quesito ed, inevitabilmente, trovare la risposta più giusta.

Tradotto in termini tecnici, quanto appena affermato vuol dire pianificare una strategia di video marketing.

E' questa la base stessa da cui partire per ben strutturare il presente e il futuro della campagna, di cui gran parte del successo o meno, deriverà proprio da quanto si è stabilito all'inizio e da come ci si è attivati praticamente sul web.

 

5. Utilizzare al meglio le call to action

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Qual è l'obiettivo di una campagna di video marketing?

E' sempre lo stesso, ovvero vendere di più.

Avete presenti quelle campagne pubblicitarie dove ci sono scritte frasi del tipo "chiama ora" o "visita il sito" solo per fare un paio di esempi tra i più frequenti?

Ebbene, non si tratta di parole messe a caso, ma di "cal to action" (invito all'azione), appartenenti ad una delle strategie più comuni nell'ambito del video marketing.

In parole povere, si invita l'utente a compiere quel preciso tipo di azione sperando che lo porti poi a concludere un acquisto o a memorizzare un brand.

Ebbene, le call to action sono indispensabili, vanno posizionate bene e devono essere correttamente evidenziate.

A prescindere da dove vengano inserite (all'inizio o alla fine), è fondamentale che siano chiaramente visibili all'utente.

 

Conclusioni

Come potete vedere, il video marketing non è affatto difficile, ma bisogna conoscerlo a fondo se si vuole ottenere successo.

Alcune strategie, meccanismi e dinamiche sono indispensabili per risultati all'altezza, ma il bello è che farle proprie ed attuarle non è complicato, purché si abbia voglia di imparare e passione per la materia.

E poi ci vuole impegno ovviamente, ma questo vale per tutto!