Colori e farmaci
Molti quando pensano ad un qualsiasi medicinale, balza immediatamente alla mente il suo principio attivo, poichè è proprio esso a determinare l’attività farmacologica e dunque l’effetto benefico che apporta all’organismo.
Ma oltre al principio attivo, una meritata attenzione va posta anche agli eccipienti. Eccipienti e principio attivo dunque, compongono il medicinale.
Infatti se si riflette bene ci si accorge quasi subito che nell’etichetta di qualsiasi farmaco la maggior parte della composizione è data da queste due sostanze fondamentali.
La forma farmaceutica più conosciuta è senza ombra di dubbio la compressa. La si può vedere di ogni tipo, forma, dimensione e colore, ma sarebbe alquanto sbagliato affermare che tali caratteristiche sono soltanto per scopi puramente estetici.
In realtà, per ogni tipo di esigenza o bisogno, ogni farmaco ha la sua formulazione, che comprende a sua volta, forma, dimensione e colore.
In particolar modo, il colore gioca un ruolo fondamentale per due semplici motivi: per l’effetto placebo che ne deriva e per la sua funzionalità. Ma oltre a ciò, è importante sottolineare che il colore ha un ruolo essenziale per non dire indispensabile, soprattutto quando gli individui sono sottoposti a diverse terapie o a bambini restii a prendere qualsiasi tipologia di medicina.
Ma un’altra forma farmaceutica abbastanza conosciuta è la capsula. Costituita da un involucro di consistenza dura o molle, di varie forme e dimensioni, questo preparato farmaceutico contiene al proprio interno granulati, miscele oleose oppure polveri. Il contenuto interno può essere caratterizzato da una sola sostanza o da più sostanze.
Generalmente l’involucro è composto da gelatina alimentare e a volte per preservare l’integrità della capsula vengono aggiunte altre sostanze quali conservanti, coloranti naturali o opacizzanti.
Ovviamente la scelta dei colori non è per nulla casuale, ma si basa su alcune tecniche di marketing e non solo come vedremo.
Colori dei farmaci
In campo farmaceutico la salute di ciascun individuo viene protetta da una palette di colori. Le tonalità vengono scelte in base ad uno scopo ben definito, siaper quanto riguarda la confezione del medicinale, sia per il farmaco stesso.
Vediamo dunque più nello specifico le colorazioni del packaging ma anche la stessa tonalità del medicinale:
• Il bianco viene utilizzato per gli antibiotici, per i farmaci contro il dolore, le infezioni, l’ipertensione. E’ sinonimo di igiene, purezza.
• Il rosso rappresenta il colore sanguigno per eccellenza. Lo si trova nel settore dei colluttori, integratori a base di ferro, sciroppi per la tosse, farmaci legati ai problemi al sangue. Nelle nuance più chiare invece il rosso diventa sinonimo di dolcezza, per cui è particolarmente utilizzato per gli sciroppi dei bambini, in quanto ricorda il sapore della fragola e del lampone.
• Il verde rappresenta invece l’impiego di sostanze naturali. Infatti è possibile trovare questa colorazione in molti packaging a base di erbe, di estratti vegetali, di capsule naturali.
• Il blu, è sinonimo di rilassatezza, e molto spesso viene utilizzato per farmaci contro l’insonnia o i disturbi dell’ansia.
• Il giallo e l’arancione sono tonalità calde e vengono impiegate per complessi ricostituenti, vitamine , integratori.
Insomma la compliance comincia proprio dalla scatola!
In un mercato farmaceutico in espansione, in cui vengono introdotti nuovi prodotti e subentrano d’altro canto nuovi produttori, l’attenzione verso un packaging capace di limitare il rischio di errore per il paziente diventa fondamentale.
Perchè questo?
E’ molto semplice: in commercio esistono tantissimi farmaci che per via di colori simili, forme e dimensioni possono essere confusi tra di loro e di conseguenza il rischio di salute per il paziente stesso è molto alto. Progettare e studiare le confezioni diventa una priorità da non sottovalutare.
Farmaci e colori: cosa succede se due farmaci della stessa composizione presentano colori o forme diverse?
Secondo uno studio recente condotto da alcuni studiosi è stato appurato che se due farmaci nonostante presentino la stessa formulazione, hanno forma e colore diverso, il paziente si sentirà confuso a tal punto da non voler assumere più quel determinato farmaco.
Lo studio pubblicato su una rivista americana, “Annals of Internal Medicine” ha rilevato che i pazienti dopo essere stati ricoverati in ospedale a seguito di un attacco di cuore, hanno dovuto iniziare un trattamento farmacologico a base di farmaci beta-bloccanti e statine per abbassare il colesterolo.
Ebbene, da questa ricerca è emerso che quando i pazienti si riforniscono dei nuovi farmaci, ma il colore o la forma è cambiata ecco che la possibilità di non assumerle più aumenta considerevolmente. Infatti se la forma è stata modificata, il 66% dei pazienti decide di interrompere il trattamento, mentre il 34% va incontro a tale dilemma quando è il colore ad essere trasformato.
Naturalmente si sono presi in considerazione soltanto tre classi di farmaci assunti dai malati di cuore, e d’altra parte non sono stati rilevati né lo stato socio-economico dello stesso paziente e né altre informazioni inerenti allo stesso.
Ma è bene precisare che le modifiche tuttavia, subentrano nel momento in cui la farmacia cambia produttore o è lo stesso paziente ad acquistare i farmaci online. Apriamo e chiudiamo una parentesi in merito ai prezzi dei medicinali online, infatti vi suggeriamo una piattaforma come prezzifarmaco.it che compara i costi dei medicinali fornedovi sempre quelli più economici.
La stabilità dei farmaci: se cambia il colore?
La corretta conservazione dei medicinali è fondamentale in maniera tale da mantenere intatte le caratteristiche del farmaco per tutto il periodo di validità riportato sulla stessa confezione.
Per alcuni farmaci una volta aperti, la data di scadenza riportata sulla confezione non ha più alcun valore.
Un esempio lampante è rappresentato dagli stessi antibiotici per uso pediatrico. Infatti alcuni di essi sono stati formulati sotto forma di granulati in maniera tale da migliorarne la stabilità. Una volta ricostituiti con acqua potabile, hanno una validità per un periodo non superiore ai 10 giorni, a patto che vengano conservati in frigorifero.
A volte basta guardare attentamente il farmaco per denotare se è stato correttamente conservato. Se una soluzione dapprima era limpida e poco dopo cambia la sua colorazione, vuol dire che è subentrata una possibile contaminazione.
Tuttavia è bene precisare che tutte le preparazioni sono a rischio di inquinamento. Per evitare ciò, è consigliabile toccarle il meno possibile.
Per quanto riguardano le pomate e le supposte, esse devono mantenere sia la consistenza che il colore originale, le compresse devono essere altresì compatte.
Molti farmaci devono stare lontani da fonte di calore, umidità e luce altrimenti il farmaco tenderà a decomporsi velocemente.