Colori e branding: quando il colore è importante per il tuo marketing

 

 

Il marketing è un'arte che insegna a vendere meglio. Bisogna attirare l'attenzione del cliente per proporre un prodotto, bisogna lavorare psicologicamente per farlo percepire migliore di quelli della concorrenza. Non è solo economia, ma anche psicologia, filosofia... e perché no, arte. Il marketing è un universo da scoprire e da utilizzare per aver successo con la propria azienda. E bisogna essere ben informati per utilizzarlo al meglio.

 

Chi non si informa adeguatamente, ad esempio, crede che fare marketing significhi solo fare pubblicità, con volantini, annunci eccetera. Invece è una vera scienza, un meccanismo che deve far nascere la voglia di conoscere un prodotto. Per ottenere questo si gioca un pò "sporco", si cerca di leggere nel pensiero delle persone e capire cosa può attirarle e quanto.

 

 

Per fare un esempio, un negozio di alimentari attirerà più clienti se all'ingresso mette frutta e verdura fresche, invece che merendine o reparto bevande. Chi vuol comprare da mangiare viene attirato dall'idea di genuino.

 

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Esistono quindi molti modi di fare buon marketing. Allestimento di un ambiente, messaggi testuali, dimensioni di un'insegna e colori. Il colore è un elemento che viene rivalutato ogni anno di più. Per fare marketing, per il "branding", può fare molta differenza. Fino a poco tempo fa non si faceva attenzione a questo dettaglio, oggi invece è l'asso nella manica che può lanciare o meno una azienda sul mercato. Il colore è molto psicologico e ha le sue regole precise.

In questo post vedremo insieme quanto è importante il colore nell’ambito di una strategia di branding, prendendo spunto da un interessante post dedicato alla psicologia del colore redatto da Pop Up Magazine, sito online su marketing e comunicazione digitale, lanciato dalla web agency Pop Up Comunicazione di Napoli.

 

Le regole del colore

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L'occhio umano non percepisce davvero i colori, li vede soltanto perché il loro modo di riflettere la luce crea quelle tinte. Infatti di notte non esistono colori. Ma di notte i nostri antenati dormivano, non avevano bisogno di orientarsi. Ecco perché ci siamo evoluti cercando i colori che ci offre il giorno. E ogni colore per il nostro cervello è un messaggio ben preciso. Oggi, con nuovi studi, questi messaggi sono rivoluzionati quasi del tutto.

Alcune scoperte relative ai significati dei colori vi stupiranno. Sapete, ad esempio, che nonostante lo stereotipo della stanzetta rosa le femmine amano più il blu, il viola e il verde? E gli uomini, se è vero che prediligono l'azzurro - il loro colore "storico",  amano molto di più il nero e anche loro cercano spesso il verde. Sapevate che il verde trasmette pace e calma, il rosso energia, il grigio dubbio e così via?

Il marrone non piace  a nessuno, così come l'arancione e alcune tonalità di grigio. Il blu viene percepito come colore neutrale - forse perché non viene visto spesso nelle regole del nostro quotidiano, piene di divieti rossi e accessi verdi!

Facebook ha avuto tanto successo proprio grazie al suo logo blu, che "sapeva" di apolitico, apartitico, perfettamente neutro. Tenendo conto di questi indizi, avrete già un'idea di come "colorare" la vostra insegna o i vostri volantini.

 

 

Il colore nel marketing

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A seconda di cosa proponete sul mercato, dovete tener presente i messaggi che lanciano i colori. Nella vita di tutti i giorni il rosso è un divieto ma è anche il colore che attira l'attenzione più di tutti. Se lo sfruttate al meglio ispirerà al cliente bellezza ed energia. Se avete un negozio di moto o di auto, saranno quelle col colore rosso a campeggiare nell'insegna o davanti alla vetrina: trasmetteranno l'idea di qualcosa di potente, veloce e bello. Chi comprerebbe mai una moto grigio topo?

Al contrario se vendete cibo, proponete la genuinità del verde o la succosità del giallo come elementi per attirare la curiosità degli avventori. Un cavolfiore o una vaschetta di funghi bianchi non avrà lo stesso effetto! Se la vostra azienda si occupa di abbigliamento, o di giocattoli, dovrete giocare tutto sui colori vivaci che attirano l'occhio proprio sulla vostra vetrina. E ricordare quali sono i colori che le donne (o gli uomini, in caso di abbigliamento maschile) prediligono addosso.

Un negozio di elettronica deve invece puntare proprio su quel grigio che altri scartano. Il grigio ricorda il metallo, dunque gli elementi che costituiscono un computer o un cellulare dentro. Se è luccicante ancora meglio, perchè fa pensare a qualcosa di nuovo e perfetto. Le banche punteranno su colori poco appariscenti ma non tristi come blu, azzurro, nero, grigio: professionalità seria ma non opprimente.

 

Il colore nel marketing online

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Il nuovo mercato che si è ormai sviluppato online, dunque in un mondo virtuale ma molto più esteso di quello reale, fa anche esso affidamento ai colori per promuovere prodotti. Con l'aggiunta che la concorrenza qui è immediata e spietata e bisogna essere drastici nei messaggi da lanciare alla gente. Colpire l'occhio prima della mente è qui ancora più importante.

Paradossalmente su internet non si deve provocare curiosità ma confusione, stupore. I contrasti di colore, anche di colori tra loro "stonati", sono una regola importante per fare un modo che il cliente clicchi sulla vostra pagina e non su un'altra. Pensate solo al simbolo di Google! Il contrasto però può essere anche ordinato e basato sulla differenza tra sfondo e primo piano: per esempio, un titolo bianco su sfondo nero, una immagine gialla su sfondo rosso e così via.

 

 

Se l'homepage del vostro sito riporta il logo o il nome dell'azienda con dei colori precisi, fate in modo che le foto dei prodotti che caricherete ricordino quei colori. Il risultato sarà una sorta i uniformità globale, piena di piccoli contrasti individuali. L'idea di ordine data dal richiamo dei colori tra loro darà al cliente l'idea di affidabilità, il contrasto poi lo porterà a cliccare su uno o un altro prodotto.

I colori complementari sono anche essi molto usati su internet. Sono colori primari che tra loro non possono mai mescolarsi (rosso e verde, giallo e viola, blu e arancio) ma che se accostati producono una sensazione che è un misto tra curiosità e fastidio. Sarete costretti a cliccare su un accostamento simil per "togliervelo da davanti". Per un sito web, per una pagina o per un negozio online usare l'accostamento di colori complementari è un'idea azzardata che però può rivelarsi vincente.