I colori di Napoli

 

Tutti i colori di Napoli: dall'azzurro del cielo del mare e della fede calcistica, al rosso e giallo degli edifici più caratterisitici, al rosso che simboleggia la passione e la lava del Vesuvio, fino al grigio plumbleo della "sacra" montagna.

 

 

Il capoluogo campano è noto per il suo calore, per la sua accoglienza, per la sua cultura, per la sua tradizione gastronomica. Ma anche i colori che rappresentano Napoli sono emblematici per la città: non è certo un caso se anche il compianto cantautore partenopeo Pino Daniele canta “Napul'è mille culure” (Napoli è mille colori).

E in effetti osservando bene le strade della città, il suo cielo, il suo mare, i suoi palazzi e i suoi monumenti, la vista si aguzza in un'esplosione cromatica, pronta a dare alla città la reputazione che merita: un posto dalle infinite sfaccettature. Abbiamo chiesto agli amici di https://www.napolimisteriosa.it di "illuminarci" e di raccontarci le tonalità più in vista in questa incredibile città.

 

Napoli ed i suoi colori

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Sarebbe praticamente impossibile andare ad analizzare uno ad uno i colori di Napoli. Possiamo dire che si sposano tra loro il blu del mare, l’azzurro del cielo, il rosso dei tramonti. Non manca l’oro e il grigio dei palazzi e il giallo del sole (e non solo).

La tavolozza cromatica viene coinvolta tutta nei minimi particolari a dimostrazione che siamo davanti una città multi culturale o meglio "multi colore".

Partenope (come si chiamava un tempo) suggestiona lo sguardo dell’osservatore e lo coinvolge in una sognante atmosfera, dove le protagoniste indiscusse sono le tinte un po’ pittoriche un po’ architettoniche che si fondono tra loro in questo sodalizio che appassiona i turisti e non solo.

Non è difficile individuare la città attraverso i suoi colori oltre che ai suoi sapori e ai suoi profumi.

 

 

Il colore dorato e rosso degli edifici

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Indubbiamente non sfugge all’occhio più attento la visione architettonica di edifici in cui sprizzano rosso e giallo da tutti i pori. Perché proprio questi due colori sono tipici dei palazzi napoletani?

La tesi più accreditata è che nei secoli in cui sono stati eretti, chi di dovere si sia ispirato al tipico giallo egiziano, come quello che si trova sulle piramidi. Ne sono un tipico esempio le pietre di tufo con le quali sono state costruite anche le abitazioni partenopee nel corso degli anni.

In fondo, non dobbiamo dimenticare l’origine tellurica di Napoli, che si riflette appunto in ogni venatura dorata presente sui monumenti o sui palazzi.

 

Il plumbeo grigio, emblema del Vesuvio

C’è altresì da tenere in considerazione il fatto che Napoli sia una citta di origine vulcanica per cui la sua geologia si riflette nel plumbeo grigio della pietra vesuviana e del piperno, colori apparentemente morti ma illuminati in seconda battura dal rosso delle facciate delle case che caratterizzano la grande tradizione architettonica di Napoli.

 

L’azzurro del cielo e della squadra del cuore

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V’è poi un elemento da non trascurare concernente Napoli e i napoletani: la fede calcistica. Per questo anche l’azzurro è tinta emblematica per questa città il cui cuore batte fedele per l’omonimo team di calcio militante da anni in serie A.

Perché proprio il celeste/azzurro? Perché il cielo è quasi sempre sereno, e il suo azzurro si impone “prepotente” giorno dopo giorno regalando dolcezza, respiri e serenità a chi si vive a pieno la città.

Ogni foto immortalata nei vicoli più caratteristici di Napoli viene completata da questo celeste maestoso e limpido che lascia sognare anche gli occhi più realistici.

 

 

Il mare multicolore

In precedenza avremmo potuto dire che il celeste sia anche il colore del mare napoletano, ma per questo elemento è opportuno spendere qualche parola in più.

Ad osservare con molta attenzione l’acqua del mare napoletano possiamo notare che a seconda del sole, del meteo e della giornata, il suo colore cambia da un turchese ad un blu profondo.

Nei giorni più bigi, è possibile anche trovare un’acqua a metà tra il grigio e il verde, ugualmente pieno di fascino e suggestione. I partenopei direbbero quasi che il mare cambia a secondadello stato d’animo della città.

 

Il giallo: dallo stemma della città al sole splendente nel cielo

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Torniamo al giallo, stavolta più lontano dalla venatura dorata, ma più vicino ad un paglierino acceso che si reitera in ogni simbolo legato alla tradizione di Napoli.

Basti pensare che lo stemma del Comune ha come tinte il giallo e il rosso, a dimostrazione della passione e del fuoco che animano i partenopei ormai da millenni. Ovviamente questa non è la sola spiegazione: se andiamo a scavare più a fondo nella storia della città, troviamo il giallo anche in alcune case diroccate, in alcune stradine o sulle spiagge di Mergellina. Insomma ogni piccolo elemento legato alla città presenta il richiamo al colore giallo.

Ad onore del vero, a Napoli si racconta una storia, antica e bellissima, che lega le strade e i vicoli della città al colore giallo del sole e non solo. La storia ci riporta al periodo artistico dell’impressionismo, quando i pittori del tempo danno importanza ad una più ampia gamma di sfumature cromatiche.

Lo stesso Paul Cézanne era solito affermare che senza il nero pece, la terra di Siena e il giallo di Napoli, non fosse possibile realizzare dipinti. Questa è la chiara prova che il giallo sia un tipico colore del posto: dal momento che il giallo è colore di positività, disponibilità e veracità, non poteva non essere la tinta migliore per rappresentare una città così piena di contraddizioni ma che sa conquistare gli occhi e il cuore, come solo lei sa fare.

 

 

Il rosso romantico e drammatico a Napoli

Nel giallo che si reitera in ogni elemento della città si trovano anche delle venature un po’ rossastre. Una variante accesa ma apparentemente diversa da quella con cui si ha a che fare nella normale tavolozza.

Il rosso rappresenta il fuoco della lava del Vesuvio che apparentemente dorme, ma che incute timore nei napoletani (se dovesse risvegliarsi all’improvviso la città ne uscirebbe devastata). Una metafora vera e propria che vuole sottolineare come i napoletani siano apparentemente buoni gentili e aperti con tutti, ma al momento opportuno se subiscono un torto sono pronti a difendersi con ogni mezzo a loro disposizione.

Il rosso torna anche a farsi vedere nei tramonti sul mare, quando il sole si nasconde all’orizzonte e colora il cielo, il mare e i palazzi, di una venatura rossastra unica nel suo genere. Un panorama suggestivo, contemporaneamente romantico e drammatico, pronto a rappresentare la città e tutte le sue sfumature.