Colori dei diamanti

 

"Un diamante è per sempre!", chi non conosce questa celebre frase? Frase che ci ricorda che questa pietra preziosa non è altro che un investimento solido e duraturo nel tempo. Non a caso un diamante incastonato in un anello d'oro bianco o giallo è il regalo per antonomasia in caso di fidanzamento, il tutto a simboleggiare amore eterno.

 

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Ebbene si, prima o poi noi maschietti avremo a che fare con l'acquisto di un diamante, nel caso in cui avessimo intenzione di metter su casa e famiglia. E allora subentra il panico, questo perchè la maggior parte di noi è inesperta per quanto riguarda la compera di diamanti! non si comprano al kg e non li acquistiamo tutti i giorni.

 

 

Esistono però 4 fattori decisivi che ci aiutano nella valutazione dei diamanti, criteri chiamati Regola delle 4C. Grazie a quest'ultima ogni diamante viene catalogato ed acquista automaticamente un valore oggettivo e non soggettivo dato dal venditore. Quelle 4C stanno per Cut (il tipo di taglio del diamante), Carat Weight (peso del diamante in carati), Clarity (o la purezza di un diamante, se contiene o meno impurità) ed infine Colour.
In questo articolo analizzeremo il quarto fattore che determina il valore di un diamante, ovvero il colore. Tutti noi immaginiamo questa pietra preziosa come perfettamente bianca, candida e trasparente. Purtroppo in questo mondo nulla è perfetto e il diamante si può solo avvicinare molto a questi parametri.

 

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Esistono in natura diamanti di un colore extra bianco che si avvicinano alla perfezione. Queste gemme sono rarissime ed hanno un valore molto alto. Per questo motivo sono utilizzate per gioielli di altissima fattura e prezzo di conseguenza esagerato.

Sono questi i diamanti catalogati con la sigla D e con la dicitura in inglese Exceptional white+. Scendendo di un gradino troviamo i diamanti E con dicitura Exceptional white, anch'essi caratterizzati da un bianco quasi perfetto. Le sigle F e G (rispettivamente Rare White+ e Rare White) stanno ad indicare diamanti sempre molto bianchi utilizzati per gioielli di alta o media gioielleria, ma con valore leggermente inferiore alle categorie D ed E.

 

 

Un diamante di tipo H,I O j ha un colore sempre tendente al bianco (ma meno delle categorie D,E,F,G) e solitamente è utilizzato per gioielli commerciali. Dalla lettera K a seguire, L,N,O,P,R,S e ultimo la Z il diamante tende sempre più a una tinta giallastra. In questo caso, generalmente, quanto più la tinta giallastra è evidente, tanto più il diamante perde valore.

 

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Per i più curiosi ricordiamo che il colore giallo nei diamanti è dovuto alla presenza di azoto. Più azoto abbiamo, più il diamante acquista il colore giallo.
Grazie a questo articolo adesso sappiamo tutto sul colore di un diamante, ma come anticipato, restano da scoprire altri tre fattori che incidono sulla valutazione del diamante. Andiamo a scoprirli grazie a questa
Guida sui Diamanti.