Guida check-up nei: colori, asimmetria, bordi, diametro, rilievi

 

 

I nei sono delle macchie che si formano sulla pelle per una moltitudine di cause. Pur sembrando all’apparenza innocui, non vanno mai presi sotto gamba. In particolare chi ne ha tanti e in punti particolari del corpo (ad esempio sotto la pianta del piede, nel palmo delle mani o sul torace) dovrebbe imparare a tenerli sotto controllo. Per fortuna con la tecnologia che avanza effettuare un check-up dei nei oggi è molto più facile del previsto.

 

Per imparare infatti a distinguere un neo buono da uno cattivo, i dermatologi hanno creato una specie di formula, detta dell'ABCDE che prende in esame alcune caratteristiche proprie di queste macchie: ovvero Asimmetria, Bordi, Colore, Dimensione ed Evoluzione.

 

 

La regola dell'ABCDE

colori-nei-check-up-guida-forma-dimensioni-asimmetria

La formula ideata dagli esperti è facile da ricordare perché richiama le prime cinque lettere dell’alfabeto.

 

Essa si suddivide così:

·       A come asimmetria. In questo caso il neo appare frastagliato, con le due parti apparentemente diviso a metà, in quanto non vanno più ad incastro;

·      B come bordi. Il campanello d’allarme scatta quando questinon sono più netti ma viceversa sono diventati più sfumati;

·       C sta per colore. Questo forse è il punto più delicato, in quanto a seconda della sfumatura, più chiara o più scura sarà facilmente riconoscibile un neo non benigno;

·      D indica la dimensione. Anche la grandezza inficia soprattutto se un neo dapprima piccolo tende svilupparsi in uno più grande;

·       E invece indica l'evoluzione. Più rapidamente il neo muta e si sviluppa (ad esempio entro due mesi) e più risulta utile il consulto con uno specialista.

 

Il riconoscimento del neo in base alla forma

L’accortezza nell’esaminare i nei (detti anche nevi) risiede nel fatto che queste macchie estranee alla pelle potrebbero trasformarsi facilmente in un melanoma. Per cui i medici raccomandano sempre di imparare ad analizzare il neo in tutte le sue caratteristiche.

Di norma, si parte sempre dalla loro forma che può essere tonda od ovale. A sua volta questa forma può essere sia parte integrante della pelle per cui avremo la comune macchia, sia essere una parte distinta e separata, magari leggermente rialzata. In questo caso allora, oltre la forma, bisogna prestare attenzione ai bordi, per capire se sono uniformi, se sono irregolari, e come insomma consentono al nevo di espandersi.

Legata alla forma c’è poi la componente delle dimensioni. Queste ultime di solito per non apparire di dubbia consistenza, devono rimanere al di sotto dei 6 millimetri di diametro. Oltre questo valore è il caso di rivolgersi ad un medico.

È bene in tal guisa evidenziare che giova molto a vantaggio e svantaggio del check-up dei nevi l’età della persona. Secondo la scienza infatti è molto probabile, e dunque normale, che dopo i 50 anni si possano formare nuove macchie, possa altresì ridursi o addirittura scomparire quelle già esistenti. In questo caso non vi è nulla di allarmante.

 

 

L’asimmetria dei contorni: se irregolari è bene preoccuparsi

All’interno della formula delle lettere dell'alfabeto c’è quella che concerne l’asimmetria. Quest’ultima si valuta tenendo conto dei contorni, che come abbiamo già anticipato dovrebbero apparire regolari per non destare sospetti.

Quando infatti su uno dei lati (o anche su entrambi, o ancora al centro) si manifesta una irregolarità di continuità della forma, il controllo del neo diventa la soluzione migliore. La regola vuole che i confini del neo siano sempre omogenei lungo tutto la forma.

 

Colori nei

colore-neo

E veniamo ora al problema più delicato dei nevi, concernente strettamente il colore. Sulle sfumature che assumono queste macchie bisogna in primis dire che non sempre un cambiamento del colore indica una problematica patologica di base. Il neo può scurirsi con il tempo (così come può cambiare forma o struttura), ma non sempre vuol dire che c’è qualcosa che non va.

Detto quanto, di solito bisogna preoccuparsi se il colore del neo è molto scuro, quasi tendente al nero. Se a questo poi si accompagna una forma irregolare e di piccole dimensioni, allora vuol dire che abbiamo una tipologia di neo detto displastico. In queste simili circostanze il colore è scuro al centro, un marrone molto marcato, che tende a spezzarsi lungo i bordi irregolari per acquisire un tono molto più chiaro. Quando il neo assume queste sembianze cromatiche vuol dire che bisogna stare sotto stretto controllo: non per forza si trasformerà in un neo maligno, ma è bene non perdere mai di vista i suoi cambiamenti.

Quando invece il neo è a macchia stampata di colore scuro, allora vuol dire che dobbiamo fare attenzione alla sua evoluzione. Tanto può rimanere tale e non dare problemi, tanto il colore può marcarsi ancora di più fino a spezzettare la regolarità dei bordi.

Viceversa quelli che si presentano come macchie molto chiare, sul tono del marroncino chiaro, allora è una semplice macchia della pelle, che non dovrebbe causare problemi. Anche questa può scurirsi col tempo, così come può anche scomparire, una volta superata una certa età.

 

 

Quali esami fare? La mappatura dei nei

colori-nei-mappatura

Tutti  gli elementi poc’anzi descritti possono servire sia ad un profano in materia, il quale imparerà a tenere sott’occhio i suoi nei, sia agli specialisti quando ci sottoponiamo a visita di check-up.

Una volta individuati i nei da togliere con l'approvazione del dermatologo, quelli sospetti o magari anche solo quelli non voluti per problemi estetici, si potrà ricorrere alle tecniche più moderne di chirurgia plastica ed estetica in modo da eliminarli senza lasciare traccia (ad esempio vedi su chirurgo plastico Milano).

Di norma chi presenta molti nei dovrebbe effettuare un controllo prima ancora di aspettare che uno dei suoi nevi possa repentinamente cambiare forma. Per cui è consuetudine sottoporsi ad una visita, la cosiddetta mappatura dei nei, che aiuta a delineare un quadro clinico sulla natura delle macchie di pelle. In tal modo si può sia prevenire un rischio melanoma, sia evitare che un neo possa cambiare forma o colore nel giro di poco tempo, compromettendo la nostra salute.

Per effettuare una mappatura dei nei basta recarsi da un dermatologo. Quest’ultimo come prima cosa effettuerà una anamnesi e valutazione del rischio, al fine di farsi un’idea sulla situazione del paziente. Il medico sottoporrà la persona a delle domande, non solo sulla storia clinica, ma anche su abitudini e stile di vita. Soprattutto chiederà quanto ci si espone al sole e a quali ore del giorno. Dopodiché sicuramente proverà a capire se il paziente ha notato possibili cambiamenti di colore, o anche di forma (il colore è più facile da individuare) in alcuni di questi nei presenti.

 

 

A questo punto il paziente è pronto a ricevere un esame obiettivo della pelle. Il dermatologo andrà ad analizzare la pelle, osservandone caratteristiche, forme e colori. Prenderà poi un cartone e realizzerà una vera e propria mappa di queste macchie, evidenziando quelle che possono essere a rischio tumorale. Questi nei messi in risalto saranno documentati con tanto di fotografie.

Lo specialista andrà poi a sottoporci ad una dermoscopia o dermatoscopia (o epiluminescenza) dei nei. Rappresenta questa una tecnica per nulla invasiva che sfruttando la delicatezza di uno strumento ottico (dermatoscopio) andràad ingrandirequanto più possibile la parte di pelle interessata per sottoporla ad un esame più specifico. Questo esame si appresta ad essere pratico  per l’individuazione preventiva dei melanomi.

A conclusione della visita il medico scriverà un referto che servirà al paziente per avere un quadro preciso della sua situazione salutare. Al contempo gli indicherà, qualora ci siano dei nevi sospetti, se è il caso di intervenire chirurgicamente per rimuoverli. Se non dovesse esserci questo pericolo, il medico indicherà soltanto una specie di calendario da rispettare per tornare a  controllo.