Come insegnare ai bambini a colorare bene
Colorare è forse il passatempo che i bambini amano di più al mondo. Quando si approcciano per la prima volta a pastelli, acquerelli, pennarelli e disegni, sono entusiasti della novità, ma al contempo non sanno bene come gestire il tutto.
Sia a casa che a scuola, gli adulti, genitori e maestre che siano, devono pertanto dare al piccolo delle regole, degli insegnamenti per colorare bene, rispettando i margini e disegnando cercando di fare un bel lavoro senza sporcarsi.
Usare i colori è per i piccoli un’attività piacevole, inoltre può anche diventare un momento di condivisione tra adulti e bambini, proprio nel momento in cui bisogna insegnare loro come acquisire dimestichezza con pennarelli e matite.
Si possono imparare a tracciare linee rette e curve, unire puntini; si può imparare ad impugnare le penne e potenziare la coordinazione oculo manuale. Basta dare ai bambini tutte le nozioni necessarie per far sì che la loro opera d’arte sia fatta ad hoc.
Per dare sfogo alla creatività del bambino, per far sì che possa acquisire competenze ed abilità, è importante stargli accanto, seguirlo passo dopo passo, fargli vedere come e cosa fare.
Questo consentirà ai nostri figli di raggiungere un buon livello di bravura nel disegno, e a noi adulti darà l’occasione di "far parte" della creatività dei piccoli, rafforzando la relazione emotiva che abbiamo con loro.
L’importanza della scuola
Chiariamo un primo aspetto. Il lavoro che si fa a casa con i bambini è importante da molteplici punti di vista, ma il primo grande input per imparare a gestire determinate attività lo dà la scuola. Sono le maestre che studiano la metodologia ideale per far sì che i bambini acquisiscano padronanza nell’uso dei colori. Anche perché, ed è bene tenerlo sempre a mente, la fase della colorazione è considerata un precursore della scrittura.
Nelle classi della scuola materna, ci sono barattoli enormi pieni di pastelli e pennarelli di ogni tinta, che innescano la curiosità del bambino e lo inducono a voler provare.
In vista di quanto, fai la stessa cosa a casa, e vedrai come i tuoi figli avranno desiderio di colorare. Per la ricerca dei disegni da colorare ti consigliamo di spulciare sul web, sono molti i siti che offrono questo utile servizio.
L’impugnatura
Per dare ai bambini il giusto metodo per colorare, si deve partire dall’impugnatura. I pennarelli, i pastelli non vanno impugnati usando tutta la mano, altrimenti si ottiene un tratto scoordinato, uno scarabocchio. Per questo, quando il piccolo comincia a colorare, cerca di correggergli il modo in cui tiene in mano i colori.
Così facendo, e senza usare toni impositivi chiariamo, il bimbo capisce che per ottenere un buon risultato deve seguire il tuo consiglio.
Il movimento e la coordinazione dei muscoli della mano
Colorare aiuta i bambini a sviluppare un buon livello motorio. Se insegni al piccolo a tenere in mano nel modo giusto i colori, otterrai il duplice risultato che saprà colorare e che avrà rinforzato i muscoli del braccio e della mano, necessari per l’apprendimento anche della scrittura più avanti.
Tieni presente che per riuscire a colorare senza uscire dai bordi il bambino necessita di un esercizio di concentrazione e attenzione a livello percettivo, e stimola ciò che Montessori definiva ‘motricità fine’. Secondo il metodo Montessori lo stesso identico risultato lo si può attendere attraverso tante altre attività, che si possono ricreare a casa usando materiali di tutti i giorni. Tra queste attività ricordiamo strappare fogli di carta, ritagliare la carta seguendo delle linee tracciate, incollare e creare collage, infilare perline, avvitare barattoli, allacciare i bottoni e così via.
Abbiamo sottolineato l’importanza del movimento, perché attraverso stimolo e coordinazione del corpo, si permette al bambino di sviluppare la giusta esperienza con cerchi e linee. Colorare viene pertanto considerata un’ottima attività che nelle bellissime lezioni di psicomotricità vengono proposte ai bambini.
Consapevolezza del proprio corpo
Per colorare bene, è di fondamentale importanza che il bambino abbia contezza del proprio schema corporeo. Questo vuol dire, ad esempio, che in una stanzetta da metodo Montessori, venga messo uno specchio basso, vicino all’angolo morbido dei bambini, in modo che possano vedersi, osservare le parti del corpo e prenderne consapevolezza.
Conoscendo il loro corpo, osservando le loro braccia, le mani, i bambini imparano a conoscersi, il che li porta a fare movimenti più consapevoli anche quando si impugnano pastelli e matite in generale.
Anche questo consiglio, contrariamente a quanto si possa immaginare, è utile per dare il giusto input allo sviluppo della sensibilità che servirà poi nel disegnare e scrivere.
I bambini imparano a colorare in modo graduale e sempre con l’aiuto dei piu grandi, che possono proporre di provare diversi trucchetti in modo da migliorare step by step. Per prima cosa, per far acquisire loro la consapevolezza che esiste un limite preciso delle figure, potete fargli provare a toccare o indicare il bordo degli oggetti che hanno di fronte, o anche invitarli a descriverlo, per capire se è un profilo dritto, curvo o seghettato.
Scegli gli strumenti giusti
Per insegnare ai bambini a colorare bene e dentro i margini si devono scegliere gli strumenti giusti.
Partiamo dai pastelli colorati, considerati il mezzo fondamentale per il primo approccio al colore del bambino. Scegli pastelli che abbiamo una mina sufficientemente morbida da non costringere i bambini a calcare o a ripassare più volte il disegno per ottenere un colore omogeneo e intenso. Al contempo ti consigliamo di evitare pastelli troppo economici.
È vero che temperando e colorando anche i più costosi si consumano pastelli a più non posso, ma è vero anche che scegliere un prodotto scadente vuol dire avere a che fare con pastelli dalla mina che si rompe facilmente e si consuma in men che non si dica. Inoltre non colorano molto bene e costringono i bambini a ripassare più volte, con la conseguenza che si stancano molto e il risultato lascia un po’ a desiderare. Anche il temperino è uno strumento immancabile e deve funzionare come si deve. Scegli un modello facile da maneggiare, che sia semplice da usare per piccolo.
Ricordati anche di insegnare a tuo figlio di tenere in ordine l’astuccio. Ricorda che se va a scuola e ha un suo borsello, ogni fine settimana i genitori devono controllare l’astuccio, far fare temperare al piccolo tutte le matite spuntate e reintegrare i colori mancanti.
Imparare a colorare bene nei margini
Una volta che abbiamo acquistato gli strumenti giusti, occorre fare attenzione alla tecnica. Quello forse è il punto cruciale, perché i bambini in un primo momento non hanno reale contezza che il contorno del disegno indichi un limite da non superare.
In questo modo sarà molto più semplice rimanere all’interno dei bordi della figura. Per far sì che il bambino impari a colorare in modo ordinato ed omogeneo, insegnagli a fare tratti brevi e sempre nello stesso senso. Anche in questo caso ricorda di non essere impositivo e di usare il giusto tono con i piccoli.
Se la superficie da colorare è ampia, la soluzione migliore è la tecnica della polverina. Si tratta di un modo semplice e veloce che permette di colorare ampie porzioni del disegno come il cielo o il prato. È una tecnica utilizzabile da tutti, e si pone in essere temperando la matita direttamente sul disegno, scartando i trucioli del legno e infine distribuendo il colore con il polpastrello. Ovviamente non è consigliata per bambini troppo piccoli. Inoltre così facendo, la mina delle matite si consuma in pochissimo tempo.
In conclusione, ricorda che sia i genitori sia gli insegnanti non devono dimenticare che il disegno è importante per avvicinarsi alla scrittura, ma non tutti i bambini devono diventare dei piccoli Picasso.