Colori e significato della bandiera svizzera
È dal 15esimo secolo che la Svizzera adotta come simbolo nazionale la croce bianca su fondo rosso. Nonostante i piccoli cambiamenti che sono stati apportati nel tempo, questi elementi sono rimasti distintivi della nazionalità svizzera. Dal 1889 la forma della bandiera è quadrata a differenza di quella rettangolare utilizzata dalla maggior parte delle nazioni.
Storia della bandiera svizzera
La prima volta che la croce bianca fu assimilata alla svizzera fu nel 1339 durante la battaglia di Laupen durante la quale si scontrarono le armate svizzere del Canton Berna contro i soldati asburgici. In questa occasione, i soldati svizzeri cucirono sulla propria armatura una croce bianca che potesse distinguerli dal resto dei combattenti presenti sul campo di battaglia. Un’illustrazione dell’artista Diebold Schilling che rappresentò proprio un momento della battaglia, mostra come la croce bianca su fondo rosso fosse utilizzata anche come vessillo, di forma rettangolare e con la croce bianca che si estendeva su tutta la lunghezza e larghezza, fino ai bordi della bandiera. La scelta della croce come proprio simbolo è probabilmente da ricollegare al Sacro Romano Impero che utilizzava un vessillo molto simile.
Le ipotesi circa il colore e la scelta della croce sono, però, diverse: prima dell’11° secolo, la Svizzera non aveva una bandiera nazionale e i soldati utilizzavano i simboli del loro cantone di appartenenza. Molti studiosi credono che i soldati bernesi abbiano utilizzato la croce bianca perché già utilizzata come simbolo dal cantone di Svitto. Altra ipotesi è che la croce bianca su fondo rosso sia nata insieme alla confederazione svizzera quando i primi tre cantoni firmarono un patto eterno confederale. Si trattava di una forma statale ancora embrionale e nonostante il fatto che ogni cantone continuasse ad utilizzare il proprio vessillo, le truppe mercenarie svizzere che combattevano per il mondo utilizzavano un’insegna rossa con una croce bianca.
Con la creazione da parte di Napoleone Bonaparte della Repubblica elvetica, l’imperatore francese vietò alle truppe svizzere di utilizzare il vessillo rosso e la croce bianca imponendo come bandiera nazionale un tricolore verde, rosso e giallo. Con la caduta del regime napoleonico, il tricolore fu abolito e la bandiera rossocrociata fu ripristinata e il suo utilizzo iniziò ad essere più frequente oltre che più diffuso anche all’interno dei vari cantoni che si esprimevano una reciproca solidarietà e unità sventolando questa insegna.
Nel 1815, lo scudo rosso con la croce bianca fu utilizzato dalle truppe svizzere proprio come simbolo della Confederazione. Solo nel 1817, però fu avanzata per la prima volta l’idea di utilizzare questo vessillo come simbolo nazionale e adottarlo come bandiera. La proposta fu rifiutata soprattutto dai cantoni più antichi e legati alle loro origini storiche. Solo nel 1840 con una decisione della dieta svizzera fu ufficializzata la bandiera rossocrociata come bandiera nazionale.
L’adozione, però, si ebbe nel 1848 quando la Costituzione Svizzera sancì che "lo stemma della confederazione è una croce bianca verticale, libera, in campo rosso, i bracci della quale, eguali fra loro, sono di un sesto più lunghi che larghi".
Origini della bandiera svizzera
Sulle origini della bandiera svizzera, come già detto, ci sono diverse ipotesi. Alcuni studiosi credono che la bandiera rossocrociata nasce da un desiderio di imitare la Legione Tebana. Molti altri vedono nella scelta della croce bianca una stilizzazione della passione di Cristo a cui erano particolarmente devoti gli abitanti del cantone di Svitto che nella scelta del colore rosso volevano fare riferimento proprio al sangue di Gesù Cristo. Nonostante il fatto che la Svizzera sia da sempre divisa in cantoni e che la sua popolazione si differenzi per cultura e religione, il vessillo rossocrociato resta un simbolo di unità al quale tutto il popolo è particolarmente legato. Quasi tutte le abitazioni svizzere hanno alla finestra un’asta sulla quale sventola la bandiera rossa con la croce bianca.
Colori della bandiera svizzera
Più che colori, per la bandiera svizzera è più giusto parlare di simboli. La croce bianca nella sua versione iniziale aveva bracci che si estendevano fino ai bordi della bandiera la quale aveva una forma rettangolare. La prima vera bandiera nazionale nacque a seguito della creazione della Repubblica Elvetica per la quale Napoleone scelse un tricolore a bande orizzontale verde, rosso e giallo con al centro la croce bianco. Simbolo troppo fragile, il tricolore fu abolito, in particolare le bande verde e giallo lasciando solo il rosso e la croce. Fu così che nel 1848 vennero stabiliti la forma quadrata e il colore dello sfondo, un rosso Pantone che nasce da un mix tra il magenta e il giallo. La croce si posiziona esattamente al centro, i bracci non toccano più i bordi e sono più lunghi che larghi.
Significato della bandiera della Svizzera
La bandiera svizzera simboleggia l’autonomia di pensiero e di azione della nazione. Non a caso la croce è definita ‘libera’ e al ‘centro’, quasi a rispecchiare la posizione geografica e gli intenti della Svizzera stessa. Simboleggia libertà, onore e fedeltà.
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