Luce LED: quando scegliere luce calda, fredda o naturale

 

Luce LED: quando scegliere luce calda, fredda o naturale e dove conviene posizionare i faretti in base alla temperatura in Kelvin.

 

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Le lampadine non sono tutte uguali. Quando devi scegliere il miglior modello per le varie stanze di casa, devi considerare alcuni aspetti di rilevante importanza, a fronte del fatto che, in generale, la luce viene percepita dall’occhio umano con gradazioni diverse di colore che cambiano a seconda della temperatura colore.

La scelta della temperatura di colore come vedremo è fondamentale sia per un fattore di design/estetico sia per fattore personale relativo al relax ed alla comodità.

 

 

La temperatura del colore della luce LED si misura in gradi Kelvin (K), ed in commercio puoi trovare lampadine con K che varia da un minimo di 1000 fino ad un massino di 10.000.

 

Rimanendo in tema di gradazione della luce, tra le lampadine a led si può fare distinzione tra:

  1. Luce calda, se tende verso i toni del rosso o nuance simili > K compreso tra 2000 e 4000

  2. Luce neutra se si mantiene su valori medi> K compreso tra 4000 e 6000

  3. Luce fredda se tende verso i toni del blu o del bianco > k maggiore di 6000

 

Al momento dell’acquisto, devi quindi imparare a scernere tra le lampadine LED con differenza di temperatura della luce, in modo scegliere quella che più si adatta alle tue esigenze e alle tue preferenze.

Facciamo di seguito distinzione tra la lampadina LED a luce calda, a luce fredda e a luce neutra, indicando anche in quale ambiente si adatti meglio ognuna di esse.

 

 

Luce calda, naturale o fredda: dove?

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Una lampadina a led a luce calda con sfumature gialle, rosse e arancioni, si utilizza soprattutto all'interno delle abitazioni come ad esempio in camera da letto, living room e in ogni ambiente nel quale si vuole creare un'atmosfera soft, amichevole e rilassante.
 

Una lampadina a led a luce neutra si utilizza nelle abitazioni spesso in cucina e nella stanza dei piccoli, si addice anche in bagno, perché rende più agevole il momento make-up delle donne. Si utilizza in spazi dedicati alla lettura, negli uffici e nelle scuole e in tutti quei posti dove è necessario creare un'atmosfera naturale, come se il locale fosse illuminato normalmente dal sole.
 

Le lampadine a led a luce fredda si preferiscono per spazi come supermercati, gli impianti sportivi, studi medici, odontoiatrici, ospedali e negozi in genere. La luce fredda impone attenzione, è una luce pungente che illumina con forza e mette in evidenza ogni dettaglio degli oggetti. Vengono utilizzate per svariate attività di precisione come quella del carrozziere, dal momento che metteno in luce difetti e piccoli particolari che con altre lampadine non verrebbero mai all’occhio.

 

Sebbene non ci sia una regola generale, e pur potendo ognuno basarsi sulle proprie preferenze e sulle esigenze di illuminazione del luogo, sarebbe bene ricordare sempre l’impatto psicologico che ogni persona riceve con una specifica tonalità di luce determinata dalla temperatura in K.

Si pensi ad esempio al fuoco di un camino: se entri in una casa che ha luci fredde predominanti, forse non avvertiremmo la stessa atmosfera di accoglienza e calore. Siamo abituati ad associare la luce calda a sensazioni positive e alla comodità. Nei luoghi pubblici, dove ciò che conta di più sono l’efficienza e la definizione dei dettagli, troveremo per lo più luce naturale o fredda.

La luce calda è morbida e avvolgente, quella fredda è formale e distaccata. In luoghi in cui ci sono delle superfici metalliche o lucide, l’ideale sarebbe l’uso di una luce naturale, per esaltare la scelta dei mobili. Un ambiente vintage, con superfici in legno o pietra, sicuramente potrebbe beneficiare della presenza di una luce calda.

 

 

Le lampadine a led a luce calda

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Le lampadine a led a luce calda hanno una temperatura colore che resta al di sotto dei 4000 Kelvin. Si presenta con delle sfumature che vanno dal rossiccio, al giallo, all’arancio, fino ad un bianco caldo. Le lampadine a led a luce calda sono perfette soprattutto per ambienti interni dove è necessario creare un ambiente rilassante e tranquillo. È importante valutare la portata della luce calda, considerato che da un punto di vista psicologico tendiamo ad associare i colori del caldo con sensazioni positive. Non a caso questa è la categoria che risulta più utilizzata nelle camere da letto o nei saloni.

Come puoi ben dedurre, le lampade a led a luce calda sono quelle che maggiormente si prediligono in casa. La sensazione di relax che trasmettono, rendono questa luce ideale per la maggior parte delle stanze di un’abitazione quindi camere da letto, soggiorni, sale, salotti. Sovente anche in ufficio, se l’intenzione è creare un’atmosfera familiare e accogliente, possono andar bene queste luci (anche se è preferibile utilizzare luci bianche o fredde).

Oltretutto lo spettro caldo non affatica gli occhi eccessivamente ed è adatto in ambienti dove trascorriamo la maggior parte del tempo, grazie alla sensazioni calde e piacevoli che offrono questi faretti.

 

Le lampadine a Led a luce fredda

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Le lampadine a led a luce fredda sono quelle che hanno una temperatura colore dai 6000 gradi Kelvin a salire. Le sfumature di colore possono essere bianco e blu. Sono proprio le sfumature di blu che rendono fredda la tonalità della luce. Le lampadine a led a luce fredda sono perfette per i grandi spazi, come supermercati (attività commerciali dove tutti hanno bisogno di avere ben chiaro le sagome di persone, oggetti e dove lo spazio è più grande), magazzini, o luoghi pubblici come ospedali, ambulatori e studi specialistici.

Secondo una visione mentale e psicologica, la luce fredda è dura, austera, tant’è che la si associa soprattutto al concetto di pulizia, di formalità di ordine. Ciò non toglie che, se ti piace, puoi comunque impiegarla a casa, in quelle stanze in cui vuoi creare un effetto visivo con un look moderno.

Si sconsiglia l’utilizzo a casa dal momento che tendendo molto al bianco freddo possono risultare fastidiose per gli occhi in ambienti piccoli (fatta eccezione per il bagno). La sensazione di pulizia che si crea negli ambienti è dovuta alla totale assenza di colori caldi. Per questo motivo si usa anche in ambienti come studi medici ed ospedali, ma va bene  anche in bagno per far risultare i vari sanitari più puliti.

Se vuoi comunque installare faretti con luce fredda nella tua casa ricordati di non posizionarli in camere da letto. Una temperatura troppo fredda può creare nell'ambiente ombre troppo accentuate e nette e renderti difficile prendere sonno.

 

 

Le lampadine a led a luce neutra

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Si parla di lampadina a led a luce neutra se la sua temperatura colore oscilla tra i 4000 e i 6000 Kelvin. Dal punto di vista di tonalità, si mantiene su nuance che tendono al bianco. Si appresta ad essere la scelta perfetta sia per ambienti al chiuso (anche musei e strutture suntuose) sia per spazi aperti e frequentati dal pubblico.

La luce neutra è quella che meglio si adatta al funzionamento dei nostri occhi, creando il giusto compromesso tra i colori e le forme dell’ambiente illuminato con lampadine a led a luce neutra. In casa va benissimo una lampadina a luce neutra da 4000K.

Le lampadine a luce neutra (e a risparmio energetico) si rendono perfette per spazi in cui si legge molto (quindi cameretta dei ragazzi, o meglio scrivania, studio, angolo del salotto). Se cerchi maggiore concentrazione, anche in ufficio andranno bene, così come incucina o nei bagni.

La luce neutra viene scelta con facilità perché non affatica gli occhi ma garantisce comunque la possibilità di poter leggere, studiare e concentrarsi. I modelli più acquistati sono sicuramente quelle di poco più alte 3000K con tonalità leggermente più calde da riservare a zone di relax e camere da letto oppure quelle a 4000K con colori più accesi per una miglior lettura.

Piatto doccia, la guida: colori di tendenza, materiali, prezzi

 

 

Qualsiasi sia la zona che si deve arredare tutti noi tendiamo a prestare molta attenzione alla cura di ogni ambiente, che sia la cucina o la camera da letto ma soprattutto il bagno, dove è possibile sbizzarrirsi con diversi stili, l’utilizzo di vari materiali, dalle piastrelle, alla rubinetteria e infine anche per la scelta del piatto doccia.

 

Quando si citano i complementi d’arredo spesso si tendono a mettere da parte elementi della casa invece piuttosto importanti come i sanitari, tra cui il lavabo, il bidet, la vasca da bagno e il piatto doccia, che da sempre è esistito non proprio come complemento d’arredo quanto più come elemento fisso della casa.

 

 

Un tempo il piatto doccia veniva realizzato con le stesse mattonelle che rivestivano interamente il bagno, ma negli anni si è passati anche ai piatti rustici in cemento, ceramiche particolari, o l’impiego di resine ibride specifiche per piatti doccia.

 

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Di sicuro, fino a qualche anno fa la scelta del piatto doccia era veramente limitata, ma oggi il mercato delle ceramiche offre l’opportunità di scegliere diverse soluzioni sia dal punto di vista funzionale che estetico. Il piatto doccia è un elemento fondamentale del bagno, un punto d’appoggio dell’angolo riservato alla doccia che ha il compito di evitare delle perdite d’acqua sul pavimento.

Il costo di un piatto doccia varia a seconda del modello scelto, oltre che dei materiali in cui è realizzato. Prezzo che viene influenzato anche dalle sue dimensioni, dalla tipologia, ma anche dal materiale e dallo spessore che cambierà anche il tempo di posa. Il piatto doccia deve essere scelto in totale armonia con l’intero ambiente del bagno, oltre a dover essere funzionale e comodo per ogni componente della famiglia.

 

Tutte le tipologie di piatti doccia

Ogni piatto doccia deve essere scelto durante la fase della realizzazione del progetto iniziale del bagno. In quanto è possibile selezionare il modello sia dal punto di vista estetico puntanto su forme e colori vari (approfondisci: I colori dei piatti doccia secondo il Feng Shui), ma senza tralasciare la sua funzionalità e gli spazi a disposizione.

 

Piatto doccia classico rialzato

Un grande classico è il piatto doccia rialzato in ceramica che si presenta di varie dimensioni e di un’altezza di diversi centimetri, perfettamente robusto, pesante e di conseguenza particolarmente resistente.

Il piatto doccia classico tende a mantenere a lungo il suo colore, e si adatta perfettamente ai bagni shabby o rustici. Tendenzialmente il costo di questo modello di piatto doccia è particolarmente accessibile a chiunque, in quanto un prodotto standard che esiste ormai da diverso tempo sul mercato.

 

 

Piatto doccia filo pavimento

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Chi ha necessità di arredare il proprio bagno in stile moderno potrà optare per un modello di piatto doccia filo pavimento, con uno stile decisamente minimal e proprio per questo motivo assolutamente in sintonia con un arredamento moderno o contemporaneo.

I piatti doccia a filo pavimento sono particolarmente leggeri e facilmente trasportabili, inoltre spesso vengono realizzati con materiali innovativi. Ma nonostante le diverse caratteristiche positive dei piatti doccia a filo pavimento, il costo resta poco più elevato rispetto al modello di un piatto doccia classico.

 

Piatto doccia rettangolare

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Esistono poi alcuni piatti doccia che variano sia nelle dimensioni che nelle forme, i piatti doccia rettangolari sono ideali per le docce walk-in, e si trovano in commercio sia modelli moderni che di ampie dimensioni. Il costo di tale modello varia decisamente in base alla dimensione, ma tendenzialmente si mantiene simile a quelli di altra forma.

 

Piatto doccia a quarto di cerchio

Nella realizzazione di un bagno capita spesso di dover sfruttare al massimo anche lo spazio minimo degli angoli, ed in questo caso è possibile optare per un piatto doccia a quarto di cerchio in grado di sfruttare proprio l’angolo adibito a doccia. Una soluzione semplice ma soprattutto efficace per chi ha problemi di spazio in bagno, e ad un costo decisamente contenuto.

 

Tutti i materiali dei piatti doccia

Un ulteriore aspetto fondamentale che si dovrà valutare in fase di progettazione del bagno, oltre alla scelta della forma del piatto doccia è la tipologia di materiale con cui è realizzato, dato che negli ultimi anni è possibile trovare in commercio dai materiali classici come la ceramica ai materiali più innovati pensati per bagni sempre più sofisticati. Per avere un'idea della molteplicità di piatti doccia presenti in commercio e dei relativi prezzi ti consiglio di spulciare la pagina relativa al prodotto sul portale ecommerce giordanoshop.com.

 

 

Ceramica

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La ceramica bianca per un piatto doccia è decisamente un classico, uno dei materiali più utilizzato negli anni per la realizzazione dei piatti doccia. Essendo da diversi anni presente in commercio il piatto doccia in ceramica ha costi decisamente contenuti, inoltre è ideale sia per realizzare un bagno vintage che dall’aspetto rustico. Il piatto doccia in ceramica è realmente resistente negli anni, e garantisce la piena tenuta dell’acqua.

 

Acrilico

Uno dei materiali più leggero è l’acrilico, ideale per la realizzazione di piatti doccia in quanto particolarmente resistente soprattutto ai graffi. Materiale in grado di rendere assolutamente impermeabile il piatto doccia, spesso viene scelto da molti per il proprio bagno anche per il suo costo abbastanza contenuto.

 

Resina

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Il piatto doccia in resina è sempre più apprezzato negli ultimi anni, sia per la sua leggerezza ma anche per la sua versatilità. Presenta caratteristiche di grande impermeabilità, e con una grande varietà di scelta tra le diverse tonalità di colore. Essendo particolarmente versatile il piatto doccia in resina è disponibile in diverse colorazioni, ma anche perfetto per realizzare dei piatti doccia su misura. Inoltre la finitura ruvida rende il piatto doccia in resina poco scivoloso, caratteristica apprezzata molto da chi deve decidere il materiale del piatto doccia per il proprio bagno.

 

Pietra

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Uno degli elementi naturali che consentono la realizzazione di piatti doccia di grande effetto, particolarmente belli dal punto di vista estetico ma anche piuttosto funzionali sono i piatti doccia realizzati in pietra. Ideale per i bagni di design e dallo stile moderno, i piatti doccia in pietra possono essere realizzati in pietra lavica o pietre sintetiche.

E per chi vuole cercare di ricreare uno stile moderno, ma anche classico è possibile optare per un piatto doccia che sia creato dalla combinazione di marmo e pietra. Il costo di un piatto doccia in pietra è più elevato rispetto ad altri materiali, ma risulta una scelta sicura per chi vuole puntare anche sull’aspetto estetico del bagno.

 

 

Poliuretano

Materiale più recente rispetto ad altri, il poliuretano presenta delle caratteristiche realmente uniche. Una perfetta combinazione di elementi che rendono questo materiale perfetto per la realizzazione di un piatto doccia, dall’impermeabilità alla resistenza, oltre alla bellezza estetica.

I prezzi di un piatto doccia in poliuretano sono più elevati rispetto alla media, un materiale che garantisce sicurezza, affidabilità e bellezza.

Colori vintage: quali sono e come sceglierli per dipingere casa

 

Il design di casa con annessi elementi e accessori riflette l’animo di chi ci vive dentro. Per questo motivo anche il colore delle pareti (ma anche dell'arredo) va scelto con estrema attenzione. Si tratta cioè di individuare la nuance perfetta che si abbina allo stile di casa, ma che al contempo rappresenta lo spirito e la personalità dei proprietari dell'appartamento.

 

Tra le tonalità più ambite del momento ci sono i colori vintage, il che non significa per forza avere uno stile d’arredo retrò. Parliamo di tinte di un tempo, in grado di rievocare alla mente lontani ricordi, nostalgie e aneddoti da un valore intrinseco inestimabile.

Sono i colori una volta in voga e che oggi stanno tornando in auge per il loro significato artistico e culturale, capace di dare alla casa una bellezza di altri tempi. Quali sono allora le tonalità del passato tornate alla ribalta e con le quali possiamo dipingere le pareti della nostra casa per dare un tocco retrò? Abbiamo posto la domanda a chi di vintage ne capisce davvero tanto, gli amici di https://www.vintageit.it... ne è uscito un articolo originale, che non troverete da nessuna altra parte e che vi aprirà nuovi orizzonti.

 

 

Il vintage tra le pareti di casa e l’abbinamento ai vari stili

Il colore vintage si abbina bene alle pareti di casa, in base al tipo di design con cui l’abbiamo rivestita. Utilizzando decori e pitture si riesce a creare quell’atmosfera delicata ed epocale in grado di richiamare alla mente vecchi periodi storici.

 

Per tale ragione i colori retrò si abbinano bene a stili come quello nordico, il country french e lo stile shabby chic.

·        Colori vintage e stile nordico

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Se abbiamo deciso di dipingere le pareti di casa con nuance retrò, e abbiamo a casa uno stile nordico, dobbiamo optare per tinte dall’aspetto matt e gessoso. Si parla di colori delicati, romantici, anche accesi, ma che si ispirano al sentimentalismo di una volta. È possibile creare anche combinazioni cromatiche per dare vita a tinte originali, uniche, nuove e che giocano con i livelli di luminosità. Le pareti dipinte vanno poi decorate con disegni e intarsi particolari per rievocare alla mente il gusto del passato. Sono in tal senso da preferire colori come grigio, porpora, rosso e dorato. Non mancano poi altri tipi di tinte, tra cui vaniglia, corallo, pergamena, giallo acceso e bosco proponendo per ciascun colore delle varianti.

 

·        Colori vintage e stile country french

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Lo stile country french ha un solo obiettivo: ovvero ricreare un’atmosfera intima attraverso colori caldi e dallo stile rustico rivisitati in chiave romantica. Andrà bene dunque una qualunque tonalità, purché sia calda e rievocativa del passato.

 

·        Colori vintage e shabby chic

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Anche lo stile shabby chic è in grado di combinarsi bene con delle pareti dipinte “alla vecchia maniera”. In fondo siamo davanti ad uno stile trasandato ed elegante, che si combina bene con colori pastello o al massimo bianco, purché abbiano evidenti segni di usura. Parliamo già dunque di un tipo di design che avendo quell’aria vissuta richiama alla mente qualcosa di vecchio, qualcosa di passato. Ecco perché le pareti di casa possono essere tinte con pittura decapata e sbiadita, quasi come fosse rovinata. L’ambiente assume così un’aria rilassante, attraverso l’armonia cromatica creata tra pareti, arredamento e tende.

 

 

I colori degli anni ’60 e gli anni ’80

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Da qualche anno a questa parte sono dunque tornati di moda i colori delle parete tipici degli anni ’60  e degli anni ’80. Colori che riescono a combinarsi bene anche con quelli più moderni. Se da un lato dunque intendiamo dare un tocco sobrio alla casa, dall'altro possiamo servirci anche di colori come il grigio purché abbinato a vernici lucide. I colori retrò più in voga sono il verde oliva, l’arancione, il giallo, il grigio. Parliamo dei colori anni Sessanta, periodo durante il quale si era abituati a dipingere ogni stanza di un colore diverso.

Vent’anni dopo entra in voga un altro colore, ovvero il blu in diverse tonalità. Oggi torna in uso questa tinta in tutte le sue sfumature cromatiche, dal momento che si accosta ad architetture dell’epoca senza distogliere l’attenzione sui vari complementi d’arredo.

 

Le varie possibilità dei colori per pareti

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Abbiamo dunque chiara l’idea che la scelta dei colori vintage per pareti è fondamentale. Le emozioni che ogni sfumatura è in grado di trasmettere si andranno a ripercuotere sulle sensazioni che proviamo vivendo a casa. Per cui è importante optare per una tinta che possa dare un “plus” un valore aggiunto all’armonia e al design di ogni stanza.

In generale abbiamo tre possibilità per dipingere tendenzialmente le pareti in stile retrò. In primis c’è la scelta dei colori neutri, tipici degli anni Venti. Per questo, possiamo scegliere il bianco, o anche il nero, colori che all’epoca erano un must immancabile. Sono colori che al contempo si sposano bene con colorazioni più delicate, andando un po’ a stemperare l’effetto. Seconda possibilità vuol dire optare per colori neutri. Il che significa orientarsi soprattutto sulle tinte pastello, quelle che invece rappresentavano lo stile degli anni Cinquanta. Andranno bene colori di ogni genere come il rosa, il verde chiaro, ma anche il giallino e l'azzurro.

Infine la terza opzione spinge a dipingere le pareti con colori più vivaci. Si potranno scegliere dunque nuance come l’arancione, il fucsia, e perché no anche una carta da parati optical. In questo modo ci ispireremo alla moda di casa degli anni Settanta.

 

 

Ogni colore deve sposarsi con l’arredamento

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L’ispirazione al vintage dunque, per quel che concerne i colori, oggi è molto diffusa. Non è difficile riuscire a combinare armonicamente colori e complementi d’arredo, affinché si possa ottenere una casa dal sapore ricercato che non stoni sotto ogni punto di vista. Per chi dovesse decidere di ispirarsi ai colori tipici degli anni Venti, allora sarebbe opportuno valutare se dispone di un design sfarzoso e pratico, magari fatto di combinazioni di materiali come vetro, legno e acciaio.

Al contempo occorrono sedie, letti e tavoli in ferro battuto, i cui colori entrano in contrasto con quelli delle pareti per riuscire ad ottenere abbinamenti sinuosi, tipici di tempi ormai andati.

Chi invece ha deciso di optare per i colori degli anni ’50 allora dovrebbe essere dotato di mobili dalle forme bombate e dalle forme curve. Si tratta di forme essenziali, tratti che inevitabilmente devono trovarsi in armonia con i colori, dando così alla casa quell’aria delicata e ingiallita come le pagine di  un vecchio libro. Meglio se si dispone di arredi misti tra il legno e il metallo.

Infine se intendiamo trovare ispirazione dagli anni Settanta, allora la combinazione ideale sarebbe quella con la tappezzeria e con la carta da parati. Si deve cioè essere in possesso di accessori a strisce che riescono a creare un effetto ottico intrigante, in grado diingrandire o rimpicciolire un ambiente. Se in una stanza dipingeremo pareti in toni vivaci, in un’altra andrà bene della carta da parati che richiami gli elementi tipicidello stile hippy, per una casa tra fiori e forme geometriche o astratte.

 

Qualche valutazione conclusiva

Quando abbiamo finora detto mostra solo una grande e assoluta verità. I colori vintage sono una questione di mente e di stile. La vita va intesa secondo i canoni di altri tempi. Le varie sfumature non devono mai eccedere, non devono mai apparire kitch, ma viceversa si deve dare un’impronta vissuta e ricercata, senza mai adombrare le note moderne tipiche del design di casa.

Per questo motivo la maggior parte degli interiore designer sostengono che ogni stile sia a sé stante, creando così progetti armonici unici nel loro genere utilizzando scelte cromatiche retrò. Vanno scelte sempre tinte che entrano in contatto con i mobili e la struttura della casa, cullandola e non spezzandola.

Come arredare in stile etnico? consigli utili per ogni stanza della casa

 

L’arredamento etnico è ideale per rompere gli schemi comuni, rendendo una casa molto più particolare e accogliente. La parola “etnico” deriva dal greco e vuol dire letteralmente popolo. Ed infatti, quello etnico è uno stile che riflette la cultura tradizionale dei paesi esotici, soprattutto dell'Africa e dell'Asia; uno stile dove molti elementi diversi tra loro si combinano fino a creare una casa accogliente e funzionale.

 

Per ottenere un arredamento etnico esclusivo, non basTa acquistare accessori per la casa vintage. Bene o male, sappiamo tutti quali sono i mobili etnici che non possono mai mancare.

Tuttavia, al di là di questo, è fondamentale attuare una serie di tecniche che ti faranno creare un ambiente di successo. Abbiamo chiesto agli amici di Casa nel Mondo di dispensare consigli utili per arredare in stile etnico ogni stanza della nostra casa, ed ecco cosa ne è venuto fuori, una guida completa, ma sintetica allo stesso tempo, con tutte le nozioni fondamentali condensate in un breve articolo.

 

 

4 utili consigli per arredare una casa in stile etnico

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Mobili, tessili, oggetti, decorazioni: scopri subito gli elementi chiave per un arredamento in stile etnico da veri professionisti.

1) Usa motivi e forme geometriche

Un arredamento etnico deve essere composto da accessori che si distinguono e che rompono gli schemi, soprattutto per quanto riguarda i tessuti. In questo senso, vanno predilette le stampe che colpiscono, quindi ok a tappeti con rombi, cuscini con motivi animali e tende multicolor. 

 

2) Prediligi tutto ciò che è naturale

Etnicamente, più i complementi d'arredo sono naturali e meglio è. Chiaramente, non tutti i mobili devono essere interamente così; ad esempio, questi possono anche avere delle parti metalliche o in pietra. Ma se devi decorare un giardino in stile etnico, scegli sedie di bambù – intendo dire interamente di bambù! Sono ideali soprattutto per un angolo lettura. Il discorso vale anche per i tessuti. L’arredamento etnico non ammette l’uso dei tessuti artificiali; devi adoperare esclusivamente quelli naturali come il lino, la lana, la seta e il cotone autentico.

 

3) Scegli accessori di culture straniere

Africa, Asia, ma anche America centrale e America del Sud. Tutto al di fuori dell'Europa è ciò che dovresti appendere alle pareti della tua casa​ etnica. Non sono ammessi accessori che riflettono la cultura europea.

 

4) I colori da preferire

Sono in molti a domandarsi qual è il colore dell'arredamento etnico. Anche in questo caso vince il concetto di naturalità. L'ocra, il rosso, il verde oliva, il marrone … sono i colori delle spezie e quindi vanno benissimo per questo genere di stile. Vengono molto adoperate anche le tonalità neutre, quindi ok al beige e al grigio pietra. Le pareti dovrebbero essere chiare, riservando le tonalità più scure e sgargianti per i mobili, in modo da creare un contrasto esteticamente piacevole.

 

 

Come arredare in stile etnico stanza per stanza

Come arredare in stile etnico? Ecco i consigli per le varie stanze.

 

La camera da letto in stile etnico

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La camera da letto in stile etnico prevede l'impiego di colori caldi, soprattutto per quanto riguarda le pareti. In alternativa, puoi scegliere una carta da parati con forme geometriche che conferirà alla stanza un'estetica bohemien molto interessante. Per quanto riguarda i mobili prediligi i colori più scuri ma mantenendoti sempre sul naturale (il marrone è perfetto). In quanto alle decorazioni quello che devi evitare a tutti i costi di sovraccaricare l'ambiente. Dunque tieni ben in mente che una  camera da letto in stile etnico è innanzitutto uno spazio minimalista.

 

Il bagno in stile etnico

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Ma come è costituito il bagno etnico? Innanzitutto è importante che il pavimento e le pareti abbiano lo stesso colore o simile, indipendentemente che si tratti del bianco, del grigio o del marrone. Anche in questo caso i colori scuri vanno introdotti attraverso i mobili: non commettere l'errore di fare al contrario! Inoltre, l'arredamento etnico del bagno non può non comprendere uno specchio. Punta tutto su un modello con cornice dorata. Se il bagno ha un armadio questo deve avere incorporati degli specchi.

 

 

Il soggiorno in stile etnico

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Sia che ti piaccia l’ arredamento etnico moderno o classico, i mobili del salone – così come quelli di tutte le altre camere – devono essere rigorosamente naturali. Lo stesso vale per il divano che deve essere in pelle. È in questo ambiente che puoi sbizzarrirti nell’introduzione delle decorazioni etniche, dai souvenir alle foto dei tuoi viaggi al di fuori dell’Europa. Puoi perfino appendere al muro strumenti musicali o un tappeto, purché non sia eccessivamente grande. Ovviamente, anche le piante sono ben accette in soggiorno.

 

La cucina in stile etnico

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Se vuoi una cucina etnica dallo stile esclusivo scegli piastrelle con figure astratte come animali o forme geometriche. Ma se hai qualsiasi genere di dubbio o se non ti senti convinto, punta tutto sul bianco e non sbaglierai mai. Anche in questo caso i mobili devono essere naturali, meglio ancora se prodotti in maniera completamente artigianale. Gli armadi con le ante in vetro per sfoggiare i tuoi piatti sono bellissimi da tenere nelle cucine etniche. Qualche dettaglio appeso alle pareti non dovrebbe mai mancare, come anche le mensole in legno con sopra i barattoli delle spezie.

Colori arredamento vintage: mobili, pareti, pavimento

 

 

Da diversi anni lo stile retrò è tornato alla ribalta non solo per capi di abbigliamento, ma anche per tutti i complementi d’arredo, facendosi largo anche tra gli acclamati stili moderni e contemporanei scelti da molti come arredamento per la propria casa.

 

 

Sicuramente chi opta per un arredamento vintage ama esibire uno stile ricercato e di grande personalità, uno stile decisamente particolare, ricco e variegato che richiede la ricerca di arredi semplici, ma curati nei dettagli, nelle forme, ma anche pratici e funzionali purchè si riescano a plasmare perfettamente con gli ambienti circostanti. 

 

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Ogni dettaglio deve essere perfettamente studiato per essere in sintonia col contesto, così come per gli accostamenti tra gli stessi colori e l’arredamento vintage, come per i mobili, ma anche per le pareti e il pavimento.

Ad oggi il recupero di arredi del passato è diventato un must nelle scelte di arredamento della casa, purchè ci sia una grande attenzione sia al periodo al quale ci si sta ispirando, oltre che alle tonalità adeguate agli ambienti e ai componenti d’arredo.

Di conseguenza i colori ideali ad arredare ambienti ispirati alle diverse epoche variano passando dagli anni ’20 ai ’70, così come gli intramontabili anni ’50 e ’60. Con gli amici di www.80vogliadivintage.it andiamo a esplorare questo mondo dai sapori antichi, rivissuti in "versione moderna".

 

 

Arredamento vintage: quali colori per le pareti

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Per uno stile vintage la tonalità delle pareti di ogni ambiente è assolutamente essenziale in quanto in grado di trasmettere personalità ma soprattutto emozione, dovendo essere però sempre in linea con gli arredi, senza risultare mai fuori luogo.

Ma prima di iniziare a barcamenarsi tra le innumerevoli colorazioni e i vari accostamenti con i complementi d’arredo vintage, sarebbe bene avere una chiara idea dell’epoca alla quale si intende ispirarsi. Se non curato in ogni dettaglio un arredamento vintage accostato a colori decisamente improponibili potrebbe sfociare nel ridicolo.

E praticamente imprescindibile riuscire a trovare un fil ruoge che colleghi colori di pareti, mobili, o pavimento con i complementi d’arredo.

I colori ideali da abbinare ad un arredamento vintage necessariamente devono essere correlati agli oggetti d’arredo e all’epoca di riferimento, ma solitamente è possibile scegliere tra pareti neutre, tonalità tenui o colori particolarmente vivaci.

I colori neutri sono indicati soprattutto per un arredamento vintage degli anni ’20. E solitamente dalle tonalità del bianco o nero necessariamente devono essere accostate a pareti neutre, maggiormente delicate per cercare di stemperare l’effetto.

I colori per arredamento vintage sulle tonalità tenui, come i colori pastello, dal verde, all’azzurro, o anche rosa sono una scelta cromatica che si accosta perfettamente ad un arredamento vintage degli anni ’50.

Una scelta sicuramente più decisa che si ispira perfettamente ad un arredamento vintage anni ’70 sono i colori decisi e vivaci, dall’arancione al fucsia, o in alternativa utilizzando una carta da parati optical.

 

 

Colori arredamento vintage anni ’60

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I colori dell’arredamento vintage variano a seconda dell’epoca di riferimento presa come spunto per arredare la propria casa, le tonalità variano dai colori tenui, ai colori del legno, ma  il punto focale per arredare con personalità e gusto una casa interamente in stile vintage è puntare su complementi d’arredo sofisticati e particolari, che devono essere accostati tra loro in completa sintonia.

Prendendo come riferimento l’arredamento vintage anni ’60 sicuramente la diffusione della Pop Art e dello spirito di rinnovamento tipico dell’epoca ha fatto che anche i sistemi di arredo subissero una rivoluzione, plasmandosi in uno stile dagli aspetti dinamici e frizzanti.

Passando dai colori tenui e pastello delle precedenti epoche a colori decisamente intensi, con sfumature accese e brillanti, con una maggiore attenzione ai temi optical in materia di decorazioni delle pareti.

Di sicuro l’arredamento vintage degli anni ’60 rappresenta uno stile intramontabile. Partendo dal salotto solitamente arredato con uno stile fresco e frizzante, ma allo stesso tempo confortevole, dalle pareti dai colori brillanti, abbinate alle tonalità classiche del legno per i mobili, e il tocco di personalità donato dagli arredi come lampade o tendaggi, dagli accostamenti decisi e con contrasti cromatici di grande carattere.

 

 

I pavimenti vintage

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Le pavimentazioni degli arredi vintage tendono a  risaltare gli ambienti creando un filo conduttore tra le varie tonalità presenti negli arredi. Le piastrelle vintage richiamano un look decisamente suggestivo come gli antichi pavimenti in legno a spina. Con la possibilità di scegliere il gres porcellanato effetto legno in grado di regalare superfici nodose, irregolari ideali per gli arredi vintage, in grado di sorprendere anche gli amanti degli arredi vintage più esigenti.

Ma oltre alla colorazione del legno nelle diverse sfumature e tonalità, tramite sovrapposizione di piastrelle effetto legno o optando per un vero e proprio pavimento in parquet, è possibile scegliere pavimenti in piastrelle dall’effetto ottico.

Aldilà di qualsiasi scelta per il colore del pavimento, dei mobili o delle pareti, uno stile ricercato ma lineare dipende esclusivamente dagli accostamenti di colori. Di conseguenza uno stile d’arredo vintage ispirato agli anni ’60 che opta per colori decisi e accostamenti spesso considerati anche azzardati, deve necessariamente prediligere un pavimento dalle tonalità neutre in grado di risaltare le colorazioni degli arredi, senza appesantire gli ambienti.

 

 

Il pavimento a scacchi bianco e nero regala alla propria casa stile e carattere. C’è chi predilige una tonalità più scura, e chi in legno per un effetto più caldo, o magari chiaro e lucido, o chi ama osare abbinandolo ad un mix di colori e materiali a contrasto.

Il pavimento a scacchi bianco e nero vintage ha un grande effetto ottico che conserva un fascino senza tempo, con una maggiore facilità di abbinamento ad ogni tipologia di stile d’arredo, specie se vintage.

Il pavimento vintage più che sul colore si focalizza maggiormente sulla forma. Particolarmente apprezzati i pavimenti vintage in piastrelle dalle forme geometriche, esagoni, ottagoni, cerchi o triangoli che si contrappongono tra colori chiari e scuri, dal bianco e nero, al grigio e bianco, o anche tonalità tenui come il celeste o il verde contrapposte al bianco.

La contrapposizione di due tonalità anche se non particolarmente accese crea degli effetti ottici decisi e di carattere perfetti per arredare ambienti in stile vintage, a prescindere dall’epoca di riferimento.

 

 

Colori accessori vintage per la casa, la guida

Scegliere colori e accessori vintage per la casa può creare un'atmosfera affascinante e retrò.

 

Ecco una guida su come farlo:

  1. Scegli una palette di colori vintage:

    • I colori pastello come il rosa polvere, il verde menta, il giallo pallido e il blu cielo erano molto comuni negli interni vintage.
    • Il bianco sporco e il beige sono colori neutri che si abbinano bene con il vintage e possono essere utilizzati come sfondo.
  2. Carta da parati vintage:

    • Opta per carta da parati a motivi floreali, geometrici o a righe sottili per un look retrò.
    • Assicurati che la carta da parati sia in sintonia con la palette di colori scelta per la stanza.
  3. Mobili vintage:

    • Cerca mobili d'epoca o riproduzioni di stile vintage.
    • I mobili in legno scuro, come il mogano o il noce, sono tipici dello stile vintage. Il rattan è anche una scelta popolare.
  4. Tessuti vintage:

    • Utilizza tessuti vintage per tende, cuscini e tappeti.
    • I tessuti con stampe floreali, a pois o a righe sono ideali per uno stile vintage.
  5. Accessori retrò:

    • Cerca oggetti d'epoca come lampade, orologi, specchi e cornici.
    • I tappeti persiani o orientali possono aggiungere un tocco di eleganza vintage.
  6. Oggetti da collezione:

    • Mostra oggetti da collezione vintage come vecchie radio, telefoni o macchine da scrivere. O anche Pipette vintage, magari in vetro colorato o ceramica, che evocano lo stile degli anni '60 o '70, o un vaporizzatore per fumare olio di CBD.
    • Esponi oggetti d'epoca su mensole o scaffali.
  7. Pavimenti vintage:

    • Se possibile, opta per pavimenti in legno originale o pavimenti in ceramica a mosaico.
    • Se i pavimenti originali non sono un'opzione, cerca pavimenti in laminato o vinile con uno stile vintage.
  8. Arredamento fai da te:

    • Se sei creativo, considera la possibilità di realizzare da te alcuni elementi decorativi vintage, come cuscini cuciti a mano o cornici dipinte a mano.
  9. Mantenimento dell'autenticità:

    • Cerca di mantenere un equilibrio tra autenticità e funzionalità. Non è necessario sovraccaricare una stanza con oggetti vintage per ottenere un look retrò.
  10. Sperimenta e personalizza:

    • Non avere paura di sperimentare con diversi elementi e combinazioni di colori per creare uno stile vintage che sia unico e rispecchi il tuo gusto personale.

 

Infine, ricorda che l'elemento chiave per ottenere uno stile vintage di successo è la coerenza. Assicurati che tutti gli elementi, dai colori ai mobili e agli accessori, siano in armonia tra loro per creare una casa dal fascino vintage. Buona decorazione!